In seguito ad una segnalazione dell’avvocato Alfredo Nello ho assunto informazioni circa l’apertura di un nuovo bar nei locali a piano terra di fianco all’ex Albergo Marino. Mi è stata confermata la prossima apertura del bar. In relazione a questo accadimento, reso possibile dalla liberalizzazione delle licenze commerciali, si è accesa una discussione sulla rete e sulla stampa per la eventuale dislocazione di “slot machine”. Che ci sia una particolare attenzione sul gioco d’azzardo e sull’eventuale coinvolgimento di giovani e giovanissimi è molto importante. Nel Comune di Formia l’attenzione ci sarebbe, almeno stando alle dichiarazioni di chi è preposto ad esercitare la vigilanza su tali attività. La polizia locale sarebbe pronta ad effettuare dei sopralluoghi in collaborazione con la Questura.
Se ci sono difficoltà d’organico o di tempistica, la polizia locale dovrebbe immediatamente agire e da sola. Naturalmente andrebbero fatti tutti i passaggi amministrativi necessari per adottare una regolamentazione rigorosa come d’altronde è stato fatto in altri comuni delle diverse regioni d’Italia.
Non può esserci però il solo deterrente del divieto anche perché il confine tra ciò che è lecito e ciò che non lo è, diventa assai labile se prendiamo in considerazione la gamma più ampia dei giochi e giochini per vincere l’obolo della fortuna. Conosco una persona di Sperlonga che è risultata vincitrice del gioco “turista per sempre”, fruendo di un bel pacco di soldi vita natural durante. Immaginatevi quale formidabile propellente rappresenti quella vincita nell’incremento del gioco.
E ce n’è per tutte le tasche. Il tabacchino vicino casa mia, oltre ad avere slot vende i “gratta e vinci”. Oltre ad un noto blogger che puntualmente acquista mini stock di biglietti, vi sono alcuni anziani che fanno un’operazione singolare. Acquistano grattini, escono dalla rivendita di tabacchi, girano attorno all’edificio appoggiandosi ogni tanto a supporti di fortuna per scoprire se hanno vinto e, immancabilmente, ritornano all’esercizio per comprare altri “gratta vinci”. Quel gioco dell’oca lì lo fanno almeno tre o quattro volte ogni pomeriggio a fine mese, giocandosi buona parte della pensione. I “grattavinci” li hanno anche le edicole dei giornali e dunque sono diffusi “urbi et orbi”. E tutto questo è ben visibile, c’è poi il sommerso che non si vede ed è altrettanto deleterio. Come se ne esce?
Credo che sia necessaria una battaglia corale, condivisa, unitaria, che raccolga tutte le forze verso obbiettivi ben definiti. Ho l’impressione però che molte volte ci si trovi di fronte ad esagerate competizioni a chi è più “anti”. E questo accade nel mondo dell’associazionismo antimafia e tra questo e le istituzioni e diviene vera e propria ordalia quando si carica di contrasto politico. E allora tutto diventa il tutto ed il contrario. “Non approvano il regolamento? Cosa c’è sotto? Si faccia il nome di chi è contrario!” E s’interpellano a gran clamore questo o quell’Assessore, la delegata per sapere, da inquisire o mettere all’indice. Così non va, ne risente in efficacia la stessa battaglia che dai buoni propositi approda poi a scarsi risultati. “Osservatorio sull’infiltrazione mafiosa e legalità” fatta solo dalle associazioni oppure Osservatorio promosso dal Comune, con la partecipazione delle associazioni. Ho avuto l’impressione che ad un certo punto il confronto sia finito a chi più rivendicava l’autenticità della battaglia antimafia.
Nella provincia di Latina hanno cessato l’attività in cinque anni ben 640 imprese. Formia, nel sud della provincia, presenta una sofferenza economica senza precedenti. In questa situazione, alla mancata crescita resta l’alternativa del riciclaggio. Perché non ci si mette attorno ad un tavolo a ragionare di priorità in termini di infrastrutture, piano regolatore, economia del mare e di tutte le altre leve per far ripartire l’economia? Si crede che si possa contrastare la camorra solo con le forze dell’ordine, le indagini, la trasparenza ed i regolamenti contro le slot?FC
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