“Per fortuna tra 38 giorni il governo di questa regione cambierà volto e colore, e per la sanità l’era dei piani mai attuati e dell’emergenza cesserà.”
Così termina un comunicato di Pino Simeone (Forza Italia) a proposito delle elezioni regionali. C’è anche una foto che ritrae una baraonda di pazienti in barella, ma non è dato sapere dove sia stata scattata. Simeone fa intendere che il cambio di colore in Regione avrebbe del miracoloso, tutto risolto in 38 giorni, dopo 14 anni di commissariamento per debiti combinati da amministrazioni del suo colore (altro che D’Amato e Zingaretti che avrebbero sgretolato in questi anni il sistema sanità come dice lui).
E cosi, l’affollamento dei Pronto Soccorso, le liste di attesa, la botta della pandemia, tutto risolto tra 38 giorni. Dà l’idea che lui, passato per caso in Regione (dove è anche stato Presidente della Commissione Sanità) assieme ai sodali Cosimo Mitrano e Claudio Fazzone, risolverebbe tutto in un batter d’occhio. Ma si sa come vanno le cose, oggi si fanno le elezioni con le dita negli occhi e le false promesse, mica con l’esposizione di un programma da confrontare e convincere gli elettori.
Si fanno le elezioni a chi meglio bara e promette sciocchezze. Simeone dovrebbe sapere che il suo Governo, dopo il pressing delle Regioni e del Ministero della Salute, ha stanziato per il fondo sanitario circa 1 miliardo e 750 milioni in più, per le annualità 2023 e 2024, di cui 1 miliardo e 400 milioni per fronteggiare il caro bollette, segno di un’emergenza che continua e che non consentirà di fare miracoli. Ma giusto per tornare alle cose di casa nostra, a proposito del “Dono Svizzero”, ad esempio.
La Regione Lazio (e il tanto criticato Assessore Alessio D’Amato), ha stanziato 5 milioni di fondi a favore dell’ASL di Latina per il rinnovo delle apparecchiature che hanno più di cinque anni di vetustà. Per il “Dono Svizzero” ci sono tre ecografi di fascia alta, un telecomandato per il P.S., il rinnovo di tutte le apparecchiature di Emodinamica. Ancor prima di questi fondi, furono finanziati i lavori di adeguamento del Pronto Soccorso. All’1 di Aprile 2022, detti lavori dovevano essere conclusi ma non sono mai iniziati poiché si sono accorti che era necessaria l’autorizzazione urbanistica, in deroga al P.R.G..
Nel Novembre scorso, finalmente, dopo ben otto mesi, detta autorizzazione è stata votata dal Consiglio Comunale di Formia. Quali le cause di questo ritardo? E chi ne ha la responsabilità? Il Comune di Formia? Sta di fatto che oggi, 6 Gennaio 2023, di quei lavori neanche l’ombra. Forse si aspetta il Mago Zurlì di Pino Simeone che, tra 38 giorni, battendo le mani ci dirà: oplà, lavori finiti, eccoli qua!
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