Totò Calvano e cioè “Totò e Peppino divisi a Berlino…. e la birra del PRUSST “Le Fosse””

Dunque Totò Calvano, dopo una vacanza nei paesi esotici a suo dire, e non la fuga precipitosa da Formia come i malevoli avrebbero ipotizzato, riappare prima negli articoli di quel che fu “Latina Oggi” ed infine nella redazione di H24 dove concede una lunga intervista. Il personaggio riappare in quanto indagato nella recente inchiesta che coinvolge anche l’ex Sindaco Michele Forte e diversi altri consiglieri della sua maggioranza. Il suo rientro a Formia era stato preceduto da una sapiente e ben orchestrata attesa su quanto era pronto a dire ai magistrati di Latina ma infine sembrerebbe che il fumo sia stato tanto e l’arrosto molto scarso. Calvano ci tiene a passare per un uomo tutto d’un pezzo che ammette le proprie responsabilità ma manda segnali agli ex autonomi ed amministratori dell’oggi: io non sono uno stinco di santo ma quelli erano miei compagni di merenda ed ora io vado ramengo mentre loro ricoprono ruoli importanti. Attribuisce poi in egual misura a tutte le amministrazioni la pratica compromissoria delle pratiche edilizie, non ve ne sarebbe alcuna che fosse limpida, che avesse seguito l’iter amministrativo in maniera trasparente e corretta. Calvano dice di essere stato politicamente coerente, sempre a destra salvo poi affermare di aver partecipato alle primarie sostenendo Sandro Bartolomeo. E’ la prima polpetta avvelenata. Certamente è stato un grave errore averlo fatto votare perchè il regolamento delle primarie escludeva dal voto i consiglieri comunali appartenenti ad altre formazioni ma soprattutto per la sua storia personale molto chiacchierata, a partire dalla ostentata amicizia coi Bardellino e la frequentazione di altri personaggi dagli interessi assai loschi.

toto-e-peppino-divisi-a-berlino

L’intervistatore incalza, vuole sapere da Calvano se sulle pratiche edilizie sono girati soldi, muore dalla voglia che il personaggio dica di sì e magari alluda a qualcuno dell’attuale amministrazione. Se non fossero cose maledettamente serie verrebbe da definirli “Totò e Peppino divisi a Berlino”. Arriva la domanda sulla storia dei PRUSST “Le fosse”. Come con le dichiarazioni di Schiavone dell’estate scorsa, anche quelle di Antonio Iovine sono interpretate e curvate per raccontare un malaffare che s’insinuerebbe nei corridoi del comune: “chissà quell’inchiesta potrebbe riaprirsi”. Totò e Peppino dosano parole e silenzi e lasciano intendere che la sanno lunga entrambi, che sono depositari di segreti incoffessabili che naturalmente riguardano gli altri. Calvano afferma di conoscere bene la storia delle “Fosse” ma omette di riferire che l’area dei Mastrominico non fu inclusa nel PRUSST e quando nel 2002 il centrodestra, di cui lui faceva parte, la inserì con volumetrie residenziali sfacciatamente esagerate, non ci fu il voto unitario da parte dell’opposizione. Fu poi la Regione Lazio a bloccare il progetto. Ed infine, in piena sintonia con chi lo intervista, afferma che in seguito alle dichiarazione di Iovine il caso “Le Fosse” potrebbe riaprirsi.

fabrizi e totò

L’indagine “Le Fosse” fu archiviata con argomentazioni chiare ed esaustive dalla magistratura pontina. Ci furono accertamenti sulla legittimità delle procedure amministrative, indagini idrogeologiche, valutazioni ed accertamenti di carattere urbanistico. Infine il GIP concluse che l’amministrazione aveva agito nell’esclusivo interesse della parte pubblica, che la sorgente Mazzoccolo era nettamente fuori dall’area interessata dal progetto e che la presunta corruzione si basava su fatti insussistenti e tradizionali regalie natalizie ben lontane da potersi ritenere fenomeni corruttivi. Ecco, riportando testualmente le telefonate intercettate e la chiosa dei giudici, sveliamo del tutto l’arcano mistero di totò e peppino.

totò berlino

“In nessuna delle conversazioni intercettate emerge con la dovuta determinazione e chiarezza che i pubblici amministratori abbiano ricevuto dazioni di beni o altre utilità o, al contrario, abbiano esercitato pressioni sui soggetti privati per ottenere da questi indebite elargizioni.
In particolare, si segnalano, a titolo di esempio quali più significative, le conversazioni tra L. F. e F. L. (tecnico di fiducia di L.) e tra L.F. e L.C..
Nel corso della prima conversazione si parla della necessità di apportare una modifica/adeguamento al programma; ad un certo punto del colloquio i due parlano di “riempire qualcuno di birra…perché quà lo studio funziona a birra” senza fare alcun riferimento al soggetto di cui stanno parlando.
Solo in una fase si parla di tale P. e di una non meglio identificata pregressa questione che sarebbe stata risolta in “altro modo”. Orbene, secondo la PG, il P. in questione si identifica in R.P. incaricato per l’ASL al rilascio del parere sanitario.

totò ed io pago

Nella seconda conversazione i due L. parlano di pareri necessari, ed in particolare di quello idrogeologico, e di un qualcuno (che sembra si identifichi nel citato F.L.) che gli ha chiesto 500 euro, asseritamente per corrompere P.R., ma gli stessi interlocutori paventano il fatto che L. (il loro tecnico di fiducia) li inganni: L.C. dichiara:”…quello se li piglia lui (ossia F.L.)”.
Infine, si segnala la conversazione in cui L.F. parla con S.E. e si informa se un soggetto, non specificato, preferisca la carne o il pesce come regalo di Natale.
La PG ipotizza che il destinatario del regalo sia C. B., Architetto della Regione Lazio, in virtù di una successiva telefonata tra il L. ed il C. in cui i due parlano di un incontro per scambiarsi gli auguri di Natale senza fare alcun riferimento a regali di alcun genere.” Così termina una parte della relazione scritta dalla Dott.ssa Falcione.
Dunque l’ipotesi di corruzione nasce da queste conversazioni nelle quali si parla di 500 euro ( che gli stessi proprietari tendono ad escludere) e la “spasella” di pesce da recapitare per Natale ad un funzionario della Regione Lazio.
L’indagine viene archiviata con piena esclusione degli amministratori e dei funzionari del Comune da tutte le ipotesi di reato precedentemente formulate.

You must be logged in to post a comment Login