TARES: reazione composta dei commercianti e dei cittadini

siamo sudditi

Probabilmente mantenendo la TARSU sarebbe stato possibile attudire il colpo ma nella sostanza la partita di giro per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani doveva quadrare. L’UDC fa un manifesto in cui attacca a testa bassa l’amministrazione comunale per l’aumento della tariffa dei rifiuti e i soldi spesi per le attività culturali e artistiche. Si guardano bene dal suggerire proposte alternative. L’Assessore Marciano reagisce incolpando proprio l’UDC ed il Sindaco Michele Forte che avrebbero dovuto nella primavera del 2013 adottare i provvedimenti in questione ma c’erano le elezioni alle porte e dunque hanno preferito posticipare.

Ora è l’attuale amministrazione che deve provvedere a trovare soluzioni. Vi è anche una nota del PD che spiega le ragioni degli aumenti e l’utilità delle attività artistiche e culturali con la positiva ricaduta economica sulla città. A dire il vero il palleggiamento della responsabilità tra l’attuale e la precedente amministrazione non appassiona alcuno nè impreziosisce la disputa.

I commercianti hanno organizzato una protesta silenziosa innalzando in consiglio comunale dei cartelli con su scritto “Non siamo sudditi ma cittadini”. I cittadini si sono messi in fila con molta pazienza per chiedere spiegazioni degli aumenti. Eppure il giro di vite s’è sentito.

Cosa può fare l’amministrazione? Lo ha anticipato l’Assessore Claudio Marciano: “Primo passo: portare la differenziata al 65%, e così facendo, diminuire la spesa per la discarica e aumentare i contributi dei consorzi di filiera per la quantità di rifiuti recuperati. Secondo passo: chiudere la collaborazione con Latina Ambiente il 30 Giugno e affidare il servizio ad una società a totale capitale pubblico del Comune, che non preveda aggio e possa praticare una politica industriale a lungo termine.

Terzo passo: guerra all’evasione ed elusione fiscale, potenziando l’ufficio tributi sia di personale che di software in grado di incrociare i dati con anagrafe, commercio ed edilizia”. A nostro avviso c’è bisogno ancora di qualcosa. La società a totale capitale del Comune non sia fonte di sprechi e di assunzioni irragionevoli. E’ necessario acquisire molta competenza per promuovere la società.

Ascoltare e non stancarsi mai di ascoltare suggerimenti e proposte da parte delle imprese e dei cittadini. Acquisire informazioni ed esperienze presso altri comuni circa i regolamenti d’applicazione con tariffari più mirati in grado di differenziare quanto più possibile le tariffe rendendole più coerenti con il peso dei rifiuti prodotti, la qualità delle imprese e la condizione delle famiglie. E bisogna lavorarci da subito per evitare che il prossimo anno staremo ancora a girare la vite e dando la colpa a non si sa chi!!!

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