ANTEFATTO
13 febbraio 1987 La Regione Lazio con legge 15 istituisce il Parco Regionale Suburbano di Gianola e del Monte di Scauri ideato e progettato da Italia Nostra e presentato alla Regione dopo un protocollo di intesa sottoscritto nel luglio 1984 unitamente ad Arci e Lipu; territorio di competenza ora parte integrante del Parco Regionale della Riviera di Ulisse.
Nel 2001 Concessione Reg. 77 – Rep. 124 – Condotta sottomarina per lo scarico a fondale delle acque reflue del depuratore di Formia a Gianola.
Sancito sito di importanza comunitaria contraddistinto codice IT6040023 SIC Classificato ZPS “Gianola e Monte di Scauri”
D. Lgs 164 art. 10 del 2004 Commissione consultiva locale per la pesca e acquacoltura (vi deve far parte anche un esperto in materia di sanità veterinaria)
Regione Lazio con D.G.R. 116/2010 la dichiara area sensibile ai sensi della direttiva CE 91/271 e del d.lgs. 152/2006.
Provincia di Latina nel triennio 2012 – 2014 commissiona il progetto sperimentale SAMOBIS, con ARPA Lazio e l’Università degli Studi La Sapienza di Roma
22 luglio 2014 Regione Lazio – Direzione Salute e Integrazione Sociosanitaria – Dirigente Ugo Della Marta – Bollettino Ufficiale del 22 luglio 2014 Determinazione 10 luglio 2014 N. G10000 – Classificazione tratto di mare dei litorali Formia e Minturno per la raccolta/pesca di molluschi quali “Eusis spp” (cannolicchi) e “Donax spp” (telline), con verifica ogni tre anni e sorveglianza periodica dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Lazio e Toscana e del Servizio Veterinario Azienda USL Latina.
PROTAGONISTA
Cooperativa La Marea – Produzione Mitili Bacoli – Gaeta con sede in Via Risorgimento, 130 – 80070 Bacoli (Napoli) amministratore signor Vittorio Illiano nato il 22 settembre 1934 di anni 83, sostenuta dall’Assomitili con sede a Corso Arnaldo Lucci, 137 – 80142 Napoli – responsabile dott. Giuseppe Ambrosio che sollecita la conclusione favorevole dell’istanza con loro lettera protocollo 247 del 21 settembre 2016.
VICENDA
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9 gennaio 2014 inizio dell’istanza della Cooperativa La Marea alla Regione Lazio
7 Aprile 2014 la Cooperativa La Marea chiede il parere di competenza al Comune di Minturno e alla Capitaneria di Porto di Gaeta. Viene protocollata al numero 9655 in data 15 aprile 2014 e l’Ufficio Demanio istituisce un fascicolo.
La Capitaneria di Porto di Gaeta con suo protocollo 14778 del 18 luglio 2014 a firma del Comandante C.F.(CP) Cosimo Nicastro chiede che siano coinvolte l’Arpa, l’Ausl, la Soprintendenza per i Beni Archeologici, Paesaggistici, a salvaguardia degli interessi ambientali, ecologici, archeologici ed espone varie contrarietà. Relaziona anche il Comune di Minturno che recepisce il 22 luglio 2014 protocollo 17640 e l’Ufficio Demanio si limita ad inserire nel fascicolo con l’annotazione a mano il 24 luglio 2014 del dirigente: “Ing. Martorelli fai una cartellina”.
24 novembre 2014 La Marea indirizza il Modello Domanda D1 al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
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9 aprile 2015 dottoressa Paola Di Dato, iscritta all’Ordine Nazionale dei Biologi, predispone relazione tecnica – valutazione di incidenza ambientale e il Cap. Antonello Buono con studio a Gaeta una relazione tecnica con elaborato grafico preliminare. Nei primi studi l’impianto è posizionato a 0,63 miglia dalle tubazioni di scarico del depuratore di Formia.
9 giugno 2015 dottoressa Paola Di Dato predispone una relazione integrativa.
6 luglio 2015 ore 15.21 tramite PEC LA Regione Lazio con protocollo 359615 datato 3 luglio 2015 comunica parere favorevole a firma del direttore regionale Ing. Mauro Lasagna, dirigente area dott.ssa Ersilia Maffeo, responsabile procedimento dott. Simone Proietti scrivendo alla Cooperativa La Marea, Comune di Minturno, e per conoscenza alla Direzione Regionale Agricoltura e Sviluppo Rurale, Caccia e Pesca, Parco Regionale della Riviera di Ulisse e Comando Provinciale del CFS di Latina.
8 luglio 2015 il Comune riceve dalla Direzione Regionale Infrastrutture, Ambiente e Politiche Abitative della Regione Lazio invia un plico con tutta la documentazione come sopra protocollo comunale numero 15542 dello stesso giorno.
21 luglio 2015 il nuovo responsabile del Servizio Demanio Architetto Antonio D’Angelo su sollecitazione dell’Assessore al ramo Vincenzo Fedele esprime parere non favorevole, sono trascorsi 15 mesi dalla prima comunicazione ricevuta.
23 luglio 2015 la Giunta Comunale presieduta dal vice sindaco Gianfranco Colacicco con delibera 212 si dichiara contraria.
27 luglio 2015 il Consiglio Comunale con delibera 12 si dichiara all’unanimità contraria.
27 luglio 2015 Manifestazione “Il funerale del Mare” alla Scogliera di Monte d’Oro a cura del cartello associativo Terranima per la tutela del mare e contro l’installazione dell’impianto.
31 luglio 2015 Determinazione N. G09569 della Direzione Regionale Agricoltura e Sviluppo Rurale, Caccia e Pesca, Economia Ittica e Gestione Sost. delle Risorse a firma dott. Ottaviani pubblicata il 10 agosto 2015 dalla Direzione Regionale Agricoltura per la delocalizzazione degli impianti esistenti al fine dell’ampliamento del porto commerciale di Gaeta.
22 agosto 2015 Documento congiunto a firma Assomitili Lazio Associazione Mitilicoltori del Golfo di Gaeta, Associazione Pescicoltori Italiani, Soc. Coop. Blu Mare, Soc. Coop. Iliano Mare, Soc. Coop. La Marea, Soc. Coop. La Sirena, Soc. Coop. Mitilcaposele, Soc. Coop. Mitilgaeta, Soc. Coop. Molluschicoltura Gaeta, Soc. Coop. San Dionisio, Soc. Coop. Pescatori Subacquei Professionisti, Soc. Coop. Pescicoltura del Golfo di Gaeta, Soc. Coop. P2G, Fisherman srl, Iliano Pesca srl con il quale si oppongono alla delocalizzazione degli impianti esistenti affermando – tra l’altro – due concetti interessanti per la “causa” di Scauri: “pressoché impossibilità di effettuare allevamenti di molluschi bivalvi all’esterno della rada di Gaeta sia per le motivazioni di carattere meteo-marino che di idoneità ambientale” e le critiche al direttore generale della Regione Lazio dott. Roberto Ottaviani “che fermo restando la buona fede e competenza amministrativa, francamente in quanto datata 31 luglio 2015 ed in assenza di confronto condiviso, appare percepire più motivazioni e pressioni politiche differenti, che effettivi dati di fatto”.
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28 gennaio 2016 il Commissario prefettizio Bruno Strati incontra a Roma i dirigenti della Regione Lazio.
29 gennaio 2016 con protocollo 1723 Strati chiede di ricevere tutta la documentazione alla Regione Lazio – Direzione Regionale Area Economica Ittica e Gestione Sostenibile delle Risorse.
8 febbraio 2016 la Soprintendenza Archeologica del Lazio a firma della dottoressa Giovanna Rita Bellini e del Soprintendente dottoressa Alfonsina Russo , che hanno ricevuta a mano copia della documentazione da Italia Nostra con richiesta formale di intervenire, scrive al Commissario Prefettizio per richiedere copia del progetto ma non riceve risposta.
9 febbraio 2016 il professore Francesco Valerio fa richiesta formale al Comune di accesso agli atti.
15 febbraio 2016 con protocollo di ricezione 3077 nuova richiesta di accesso agli atti a firma di Irene Sparagna che firma come presidente NO Antenna ed essendo in campagna elettorale fatta controfirmata da sei politici (Maurizio Faticoni – Vincenzo Fedele – Vito Romano – Massimo Signore – Gerardo Stefanelli – Aristide Galasso) riportando a fondo pagina come riferimento email terranimaminturno@gmail.com .
18 febbraio 2016 con protocollo 88668/GR/04/22 la Regione Lazio chiede alla Capitaneria di Porto di Gaeta, Agenzia del Demanio Direzione Regionale del Lazio, Ufficio della Dogana di Gaeta, Ministero Infrastrutture e Trasporti – Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche Lazio – Abruzzo – Sardegna – Opere Marittime e per conoscenza al Comune di Minturno – Ufficio Demanio e alla Società Coop. La Marea di esprimere entro trenta giorni il proprio parere di competenza. La lettera è firmata dal direttore dott. Roberto Ottaviani e dal dirigente area dottoressa Emanuela Martini.
3 marzo 2016 con protocollo di ricezione 4341 Terranima consegna un plico al Comune contenente una petizione popolare di 1.333 firme tra cittadini e non residenti, acquisita dalla stessa con l’ausilio di varie sigle, contro la realizzazione dell’impianto.
30 marzo 2016 il SIB con protocollo 176 a firma del presidente Fabrizio Fumagalli dichiara il suo NO a impianti di mitilicoltura nel Golfo di Gaeta di fronte a tutti i comuni costieri ricompresi nell’arco di costa che va da Terracina a Minturno scrivendo al Ministro Beni Culturali e del Turismo On. Dario Franceschini, Regione Lazio Assessore Ambiente Mauro Buschini, Regione Lazio Assessore Attività Produttive Guido Fabiani, Regione Lazio Assessore Agricoltura, Caccia e Pesca Carlo Hausmann e per conoscenza a tutti i Comuni costieri.
31 marzo 2016 la Regione Lazio – Direzione Regionale per lo Sviluppo Economico e le Attività Produttive – Area Economia del Mare – intrattiene sulla vicenda in corso la Direzione Regionale Agricoltura e Sviluppo Rurale, Caccia e Pesca e per conoscenza Legambiente, Italia Nostra, WWF, LexAmbiente, Commissario Prefettizio, Consiglieri Regionali Enrico Forte, Giuseppe Simeone e Davide Barillari, Assessorato Rapporti del Consiglio, Ambiente e Rifiuti e il Segretariato Generale della Regione Lazio.
23 luglio 2016 Il Consiglio Comunale, Sindaco Gerardo Stefanelli e presidente del consiglio Giuseppe Tomao, l’assise civica si esprime sul tema e vota nuovamente contro l’installazione con delibera 14.
27 ottobre 2016 l’Architetto Antonio D’Angelo rilascia parere tecnico negativo all’installazione ai sensi dell’art.11 legge regionale 8/2006.
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13 marzo 2017 la Regione Lazio convoca a Roma il sindaco Gerardo Stefanelli per una prima data e, quindi, con seconda convocazione il 12 aprile 2017 avviene l’incontro con il primo cittadino e il vice sindaco nel quale viene evidenziato dalla Regione Lazio che il Comune non può limitarsi a dichiararsi contrario ma deve rilasciare un parere dettagliato ed esauriente sotto l’aspetto socio-economico e in tempi ristretti. Nota importante: nella lettera di convocazione viene evidenziato che non si ravvisa la necessità di una Conferenza dei Servizi avendo la Regione acquisito tutti i pareri positivi. Il documento è rilasciato a firma del direttore dott. Roberto Ottaviani, del dirigente area dottoressa Emanuela Martini, del referente dottoressa Valeria Vitelli.
18 aprile 2017 su disposizione del sindaco il dirigente Ufficio Demanio con PEC relaziona il Ministero Beni Culturali e il giorno successivo la dottoressa Giovanna Rita Bellini sulla quaestio.
20 aprile 2017 la Confcommercio Impresa per l’Italia Lazio Sud a firma del suo presidente dott. Giovanni Acampora si dichiara nettamente contraria all’installazione dell’impianto e aderisce alla Tavola Rotonda a Scauri del 23 aprile.
20 aprile 2017 la Fondazione Vassallo – Provinciale di Latina a firma del suo referente dott. Erminio Italo Di Nora si dichiara contraria al progetto.
21 aprile 2017 il sindaco con PEC chiede l’intervento di esperti universitari per motivare adeguatamente la tesi comunale contro l’installazione dell’impianto: protocollo 0010399/2017 all’Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro di Roma c/o Ministero dei Beni Culturali e del Turismo; protocollo 0010401/2017 alla Soprintendenza Archeologia, Belli Arti e Paesaggio delle Province Laziali e al Direttore del Comprensorio Archeologico di Minturnae; protocollo 0010404/2017 al Direttore del Dipartimento di Economia e Giurisprudenza dell’Università di Cassino e del Lazio Meridionale; riservandosi il 26 aprile di incontrare a Roma il docente dell’Università la Sapienza che ha elaborato a suo tempo lo studio denominato SAMOBIS. In pari data viene chiesta assistenza legale all’avvocato Maurizio Mele.
23 aprile 2017 Conferenza Stampa – Tavola Rotonda presso la Sala Laboratorio del Parco Regionale della Riviera di Ulisse a Scauri a cura delle associazioni ambientaliste Italia Nostra, Legambiente, Lega Navale Italiana al fianco del Comune di Minturno e del Parco Regionale della Riviera di Ulisse.
23 aprile 2017 in sede di Tavola Rotonda aderiscono al cartello di sigle contrarie all’installazione anche l’AVIS di Minturno Scauri, la CGIL di Minturno, la Pro Loco di Minturno.
23 aprile 2017 Convegno a Gaeta in occasione del Med Fest Experience “The Blue Economy – Le Autostrade del Mare” a cura della Consulta del Consorzio del Sud Pontino in cui è emersa l’importanza strategica del Golfo di Gaeta che ha tutte le potenzialità per diventare una naturale base logistica -portuale aperta verso il Mediterraneo. Un’Autostrada del Mare Sud Occidentale che vede coinvolte Spagna, Francia, Italia e Malta.
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