28 luglio 2014
Si avvicina il giorno della verità per il futuro del nostro giornale. La posizione del Cdr e della redazione è stata cristallina. No a proposte incompatibili con la nostra storia, come quella dell’onorevole Santanchè. Sì ad offerte che garantiscano i livelli occupazionali, solidità patrimoniale, legami con i nostri mondi di riferimento. Per questa ragione abbiamo aperto un confronto con Editoriale Novanta, che proseguirà oggi.
La redazione si sta impegnando per facilitare un esito positivo. Non sappiamo se nel frattempo sono arrivate altre offerte, su cui poter ragionare. In ogni caso speriamo che le 48 ore che ci separano dall’assemblea dei soci portino buoni consigli.
Auspichiamo un’intesa tra le varie «anime» della Nie perché si arrivi a quell’appuntamento con una sola proposta davvero in campo.
Gli scontri non giovano a nessuno.
Il rischio di fallimento in quel caso sarebbe molto concreto.
IL CDR
In questi ultimi febbrili giorni, non c’e’ mai stato un attimo di cedimento, di dietrofront dalla iniziale ferma intenzione di scommettere sul rilancio dell’Unità, integrando carteceo e web, per farne, nel solco tracciato 90 anni fa da Antonio Gramsci dovrà essere un giornale di sinistra, il punto di riferimento culturale e politico della e per la nuova sinistra.
Mi riferisco all’editore puro Matteo Fago, socio di maggioranza della Nie e proprietario di Editoriale Novanta srl che, a breve, potrà essere la nuova società editrice della prestigiosa testata di Gramsci, in sostituzione della decrepita Nie, posta in liquidazione per le ingenti perdite accumulate che hanno portato, a più riprese, la testata sul ciglio del fallimento e quindi della chiusura.
Ora é in corso una serrata trattativa tra il Cdr e l’Editoriale Novanta srl su come realizzare, nel concreto, con un accordo-quadro, il passaggio, su cui dovrà pronunciarsi l’assemblea dei soci della Nie martedi’ 28, dalla vecchia alla nuova società editrice: trattativa che per la sua delicatezza merita il massimo del rispetto.
Un plauso va alla redazione e al suo direttore per aver in piena autonomia supportato un orientamento vicino e affine con il loro editore puro: il giornale non puo’ rinnegare la sua storia né il suo fondatore per cui niente gufi e pitonesse.
Non é piaggeria né adulazione, ma onesto e dovuto riconoscimento, dire che la scelta operata da Fago a ottobre scorso di affidare a Luca Landò la direzione della testata, sia stata saggia e, alla prova dei fatti, lungimirante.
Dirigere, pilotare un quotidiano richiede doti particolari: un quid di formazione e di preparazione; una conoscenza minuziosa della macchina che si guida e delle persone che ci lavorano; una disponibilità al confronto e al dialogo senza soste; una apertura al mondo esterno per dar ad esso voce, coglierne novità e fermenti.
Tutto ciò é emerso in questi giorni febbrili: e sta, al di là degli scioperi, non sempre ben collocati ma opportuni per la difesa della testata e del timore per un futuro incerto, nell’aver continuato il lavoro come se nulla fosse, anche senza il sacrosanto riconoscimento salariale.
Ho avuto la fortuna, in tempi diversi, di conoscere due grandi uomini di cultura prestati alla politica e al sindacato, prima Riccardo Lombardi e poi Bruno Trentin: non seppi del loro lungo feeling, l’ho scoperto piacevolmente piu’ tardi. Da entrambi ho preso il rifiuto viscerale per il trasformismo e l’opportunismo, lisciare il pelo al gatto, l’attaccamento a valori inalienabili: il lavoro per tutti/e, la libertà, l’uguaglianza: chi non ha lavoro é meno libero e uguale, e la coerenza tra pensiero e azione: entrambi avevano alle spalle l’esperienza giellista, un filone culturale che si integra, a leggerli bene, senza lenti deformate, con i Quaderni del carcere e le Lettere dal carcere, che ne possono essere la fonte d’ispirazione.
L’Unità e la sua storia, sta insieme a quest’altra storia di due grandi uomini di cultura Lombardi e Trentin, profondamente laici come Gramsci: due storie che possono continuare a vivere nella affascinante ricerca di una nuova sinistra.
Carlo Patrignani
l’Unità 27 Luglio.
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