La pedemontana 2022 raccontata a puntate/5I costi dell’infrastruttura, gli espropri, i tempi di realizzazione e l’illusione dei 180 milioni.Terminata la descrizione del tracciato con l’articolo n.4, analizziamo adesso i costi dell’opera, gli espropri e i tempi di costruzione. Per quel che riguarda i primi, occorre dire che essi sono stati determinati sulla base di costi standard e non sulla base di un computo analitico che, giustamente, è estraneo alla fase di fattibilità dell’opera. La somma a base d’asta per i lavori, al netto dell’IVA, è di circa 234 milioni di euro, a cui vanno aggiunti circa 11 milioni per gli oneri di sicurezza. Diciamo subito che gli importi evidenziati negli elaborati, essendo la stima del 2021, probabilmente non rispecchiano appieno gli aumenti tariffari che, negli ultimi mesi, hanno interessato i materiali da costruzione.
Perciò è assai credibile che il progetto esecutivo, quando si arriverà a tale fase, vedrà un aumento dei costi. Gli espropri necessari a realizzare l’opera sono importanti sia per estensione areale che per impegno economico. La superficie complessiva che si prevede di espropriare in maniera definitiva, comprese le aree reliquate, assomma a 146.000 mq. circa, pari ad oltre 200 campi di calcio. Tale stima, secondo quanto afferma il Consiglio Superiore dei LL.PP. richiamandosi alle regole ANAS, risulterebbe in difetto, perché, non sarebbero state conteggiate alcune superfici da espropriare. Poi ci sono le aree soggette ad occupazione temporanea, quelle che servono per esigenze di cantiere, Esse sono stimate in 62.000 mq. circa. Infine ci sono i manufatti (abitazioni, depositi…) di cui è prevista la demolizione, che sono oltre una ventina.
Per l’acquisizione di aree e fabbricati, indennità varie e sovrapprezzi, comprese le spese di registro e catastali, è stata prevista, complessivamente, una somma pari a 22,5 mln di euro circa. A questo proposito occorre però dire -come abbiamo avuto modo di verificare direttamente- che la situazione sul terreno è un po’ più complessa di quanto rilevabile dal progetto. Ciò sia perché nell’area si continua a costruire e sia perché non sempre la situazione catastale risulta aggiornata. Motivi per cui le somme previste rischiano di essere insufficienti. Non trascurabile, ai fini dell’indennità, è poi l’impatto del tracciato all’interno del comprensorio edificabile denominato Piana (vedi articolo n. 3), sia perché si sviluppa in variante rispetto al PRG, e sia perché la normativa sulle distanze dalle strade prevede fasce minime di rispetto di 10 metri.
Il costo totale dell’opera però non finisce qui. Oltre ad una cospicua somma accantonata per gli imprevisti, ci sono gli oneri per la progettazione, per la direzione lavori e per il coordinamento della sicurezza, per gli studi specialistici, per i sondaggi geognostici, per i monitoraggi ambientali e geotecnici, per le interferenze, per la gara d’appalto, collaudi etc…, per un totale complessivo di circa 66,5 mln di euro. Se sommiamo tutti i costi evidenziati si arriva alla cifra di 334 mln di euro circa, al netto dell’IVA. Se sommiamo l’IVA, ove applicabile, stimata dai progettisti in 56 mln, si arriva alla cifra complessiva di 390 mln di euro circa. Riguardo ai tempi di esecuzione, i progettisti dichiarano che l’opera è fattibile in 1350 giorni naturali e consecutivi, mettendo al lavoro 5 squadre di operai e scavando le gallerie sui due fronti. Ma perché, si potrebbe obiettare, questo tuziorismo sui numeri? Perché fino al 2021 è stato fatto credere ai cittadini di Formia che con 180 mln. si sarebbe fatta la pedemontana.
Avendone 80 già stanziati, l’obiettivo non sembrava impossibile. Questa circostanza ha sterilizzato ogni altra iniziativa per lo studio di soluzioni alternative, vanificando pure il Piano Urbano del Traffico (PUT), che ha subordinato l’adozione di alcune sue previsioni alla realizzazione della nuova strada, erroneamente ritenuta imminente. Oggi, anche grazie all’iniziativa dell’onorevole Trano e del CISAF, siamo nelle condizioni di stabilire a quali condizioni e costi si può realizzare la pedemontana di Formia. Cioè possiamo discutere della sua sostenibilità. Conoscere e condividere con i cittadini i contenuti essenziali del progetto, è il compito che l’Associazione Incontri & Confronti si è prefissata di fare con questa serie di articoli. Non sono state ancora esposte le considerazioni dell’Associazione, se non in maniera appena accennata in qualche caso. Esse troveranno ospitalità in un prossimo articolo conclusivo della serie.
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