Le risorse, seppure limitate, si potrebbero spendere meglio, in modo più fruttuoso. E se ci fosse una maggiore e diffusa assunzione di responsabilità, le cose in sanità potrebbero andar meglio. Circa una decina di giorni fa sono volate due o tre tegole dall’ex convento dei cappuccini contiguo all’ospedale di Gaeta. Dopo l’intervento dei vigili del fuoco, che hanno transennato l’area sottostante, con una tempistica sorprendente l’edificio è stato incorniciato dai ponteggi.
Corre voce che devono effettuare lavori di consolidamento dal costo complessivo di 195 mila euro + IVA. Eppure quel tetto è stato rifatto pochissimi anni or sono e dunque ci si chiede se effettivamente ricorrano le ragioni di un altro costoso lavoro di consolidamento. Pochi mesi fa è pervenuta a Formia la richiesta dell’Ufficio Tecnico dell’ASL, a firma della sua responsabile, una richiesta di nulla osta per rifare l’intonaco di un locale di 80 metri quadri, sito al 5° piano dell’ospedale, facilmente accessibile dalle scale. L’importo dei lavori sarebbe stato di 46 mila 338 euro + IVA. Il nulla osta non è stato concesso e pertanto i lavori non sono stati eseguiti.
La Regione Lazio avrebbe dotato l’ASL di circa un milione e mezzo di euro per l’acquisto di nuove apparecchiature. Il precedente fondo ha visto Latina fare la parte del leone. E’ indispensabile, equo e giusto soddisfare le urgenze di quei reparti che da anni restano sempre in coda nel rinnovo delle apparecchiature. La Cardiologia di Formia ha richiesto con una nota, sottoscritta dai sei medici che effettuano l’Ecocardiografia, la sostituzione dell’unico Ecografo senza il quale il reparto non potrebbe funzionare. Si tratta di una macchina esaurita, che non consente l’appropriatezza della diagnosi in alcuni casi specifici. Ad oggi non c’è ancora alcun riscontro. Stessa cosa avviene per il personale decimato dai pensionamenti. Dei tre cardiologi andati in pensione non è stato sostituito alcuno. Non resta che confidare nella sensibilità del Direttore Aziendale.
Partito Democratico Circolo Giuseppe Piancastelli-Giuseppe Diana
Il Coordinatore, Francesco Carta
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