Vincenzo Di Sarno, detenuto 35 enne a Poggioreale, qualche giorno fa ha scritto una lettera al presidente Napolitano chiedendo non tanto la grazia quanto l’eutanasia per sfuggire alle sue gravi condizioni di salute. Il Quirinale ha così risposto al detenuto: “Il Presidente Napolitano si augura che sia l’esame della richiesta di sospensione dell’esecuzione della pena sia la procedura per la grazia siano condotte in tempi commisurati alla gravità delle condizioni di salute di Vincenzo Di Sarno. La Presidenza della Repubblica ha seguito e continua a seguire il caso di Vincenzo Di Sarno, detenuto in difficili condizioni di salute, attualmente recluso nel carcere di Poggioreale di Napoli a causa di una condanna per un grave reato. La prima domanda di grazia era stata presentata dalla madre del detenuto il 12 settembre 2013, mentre la condanna del figlio non era ancora definitiva e dunque non poteva in ogni caso essere oggetto di esame per l’eventuale provvedimento di clemenza. L’avvio dell’istruttoria su una successiva domanda è stato quindi possibile presso il Ministero della Giustizia soltanto dopo il 19 novembre 2013. Nel frattempo, la Presidenza della Repubblica ha chiesto e ottenuto dal Dipartimento Amministrazione Penitenziaria del Ministero della Giustizia la garanzia che le condizioni di salute di Vincenzo Di Sarno siano costantemente ed adeguatamente controllate. In contatti con l’Ufficio del Garante diritti dei detenuti della Campania, è inoltre emersa l’opportunità di attivare anche, dinanzi alla magistratura di sorveglianza, la richiesta di sospensione dell’esecuzione della pena carceraria a causa delle condizioni di salute. Pur consapevole che il reato commesso dal detenuto in questione è stato fonte in altri di dolore che merita rispetto e considerazione, il Presidente Napolitano si augura che sia l’esame della richiesta di sospensione dell’esecuzione della pena sia la procedura per la grazia siano condotte in tempi commisurati alla gravità delle condizioni di salute di Vincenzo Di Sarno”.
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