MONICA CIRINNA’ SENATRICE DEL PARTITO DEMOCRATICO SARA’ A FORMIA IL 4 GIUGNO, ALLE ORE 18, ALL’HAPPY BAR NELLA VILLA COMUNALE

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Il suo nome è legato alla cosiddetta “legge Cirinnà” di cui risulta prima firmataria, ovvero la legge 76/2016 sulla regolamentazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso e la disciplina delle convivenze, presentata nell’ottobre 2015 e approvata nel maggio 2016 con l’appoggio di tutto il gruppo parlamentare del Partito Democratico. La definisce tuttavia «rispetto al resto d’Europa già una sintesi moderata», scelta «per rispondere a criteri di prudenza, nella convinzione che alla piena eguaglianza si possa arrivare passo dopo passo».

In seguito all’approvazione della stessa legge definisce «appena cominciata» la “stagione dei diritti”, essendoci «molto ancora da fare»: si dichiara infatti favorevole al matrimonio egualitario e alle adozioni per le coppie omosessuali e i single. Tuttavia nell’aprile 2017 in un’intervista esprime la propria delusione affermando di non essere stata ascoltata dall’allora segretario del PD Matteo Renzi: «Dopo l’ottenimento del primo parziale risultato sui diritti civili, personalmente non sono stata più ascoltata né coinvolta in nulla. Tutto ciò che ho chiesto di poter fare non è stato fatto».

Nel 2016 si iscrive all’associazione Arcigay e nel 2017 al Circolo di cultura omosessuale Mario Mieli.[18][19] Viene nominata “madrina” del Gay Pride di Siracusa nel 2016 e del PRIDECS di Cosenza nel 2017, oltre a partecipare da privata cittadina ad altre parate come quelle di Roma, sempre nel 2016 e nel 2017. Sostiene inoltre la candidatura di Roma al World Pride del 2025.

Dal 4 gennaio 2018 aderisce alla costituzione del Comitato tematico DEMS Arcobaleno nell’impegno per i diritti civili, insieme ad altri esponenti del Partito Democratico come Sergio Lo Giudice e Daniele Viotti. In vista delle elezioni politiche italiane del 2018 insiste perché il PD proponga nel suo programma elettorale il matrimonio egualitario e le adozioni gay (punti che tuttavia mancheranno nel programma ufficiale poi presentato dal PD[30]) e sottoscrive con DEMS Arcobaleno un documento con le proposte sui diritti delle persone LGBT.

Sulla gestazione per altri afferma: «Un “no” netto allo sfruttamento delle donne, ma “sì” a un’attenzione per quelle realtà dove la maternità surrogata è regolamentata in modo limpido e tutelato».

È nell’attuale legislatura (XVIII) la prima firmataria dei disegni di legge S. 59 “Disposizioni in materia di contrasto alle discriminazioni motivate dall’orientamento sessuale e dall’identità di genere” e S. 60 “Disposizioni in materia di contrasto alla discriminazione matrimoniale”, non ancora discussi in Aula. (Wikipedia)

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