Al Ministro dell’Ambiente,Gian Luca Galletti, All’AD di Acqualatina, Ing. Raimondo Besson, All’Assessore Regionale all’Ambiente Mauro Buschini, Al Sindaco di Formia dr. Sandro Bartolomeo, All’Assessora all’Ambiente prof. Maria Rita Manzo.
Lo sversamento di liquami urbani nella darsena della torre di Mola in Formia, avvenuto il 30 dicembre 2016, è senzaltro l’incidente più grave accaduto all’impianto di sollevamento che pompa i reflui verso il depuratore dell’Enaoli. L’avaria dell’impianto, durata molte ore, ha fatto fluire in mare liquami non trattati. Questo incidente segue quello della perdita di carburanti del distributore AGIP che inquinò lo specchio d’acqua antistante la torre di Mola e l’ex porto commerciale. L’impianto di sollevamento di torre Mola prevede lo sversamento in mare di reflui non trattati in caso di avaria delle pompe. E’ appena il caso di ricordare che la normativa vigente esclude in ogni caso l’allontanamento in mare di reflui urbani non trattati. Ciò non avviene solo in emergenza perchè nel torrente cosiddetto “Rio Fresco” (nei pressi della suddetta darsena) sversano i reflui dei fabbricati insistenti sul lato monte di piazza Risorgimento. Inoltre vi è da aggiungere l’interferenza fognaria sullo scarico di acque chiare sito sotto la torre di Mola angolo pinetina Luigi Purificato. Insomma la sistemazione della rete fognaria in questa parte del centro urbano non è più rinviabile. Per quanto riguarda la stazione di pompaggio, si deve partire dal presupposto che qualsiasi avaria dovesse verificarsi, oltre all’immediato rilevamento (ma questa volta il telecontrollo non ha funzionato), nulla deve essere sversato nella darsena. Ci sono gli spazi per realizzare un’altra vasca, accanto a quella esistente, che funga da raccoglitore di troppo pieno qualora l’affluenza nella vasca principale tenda a salire o a ristagnare (nell’eventualità che si fermino le pompe). Lo sversamento dei liquami in mare, sebbene ipotizzato in caso di avaria, non è assolutamente consentito e questo ancor più quando produce un rilevante danno ambientale. E’ il caso di sottolineare che la stazione di sollevamento insiste in un luogo decisamente inserito nel tessuto urbano, a forte presenza antropica. All’interno della darsena antistante insistono pontili ed imbarcazioni costantemente utilizzati per la piccola nautica da diporto. Lungo la via Abate Tosti e nella pineta Purificato sono presenti molteplici attività di ristorazione e somministrazione bevande ed altri generi alimentari. Nell’estate scorsa, in seguito alle sollecitazioni effettuate e al coinvolgimento della Capitaneria di Porto e del Comune di Formia, Acqualatina è intervenuta tramite l’Ing. Natascia Dell’Orto ed altro personale tecnico. Dopo alcuni sopralluoghi e manovre sulla rete, lo scarico di acque chiare, sito sotto la torre di Mola lato pinetina Purificato, non ha veicolato liquami ma non appena è giunta la pioggia è ripreso lo sversamento dei reflui. Per quanto detto è indispensabile aprire un tavolo di confronto affinchè ogni Ente assuma impegni e progetti, secondo le proprie funzioni, al fine di risolvere definitivamente le problematiche rappresentate . Partito Democratico Formia Circolo “Giuseppe Piancastelli – Giuseppe Diana”, Coord. Francesco Carta, Unità Tematica Ambiente – Territorio Costiera ed Isole del Lazio Meridionale, Coord. Marcello Di Marco, Coordinamento Cittadino Formia, Coord. Clide Rak.
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