L’autore si aggiudica il riconoscimento con «La voce degli uomini freddi» Si è tenuta oggi la cerimonia di premiazione a Riva del Garda
Si è tenuta oggi a Riva del Garda la cerimonia di consegna del Premio Mario Rigoni Stern per la letteratura multilingue delle Alpi. A ricevere il premio è stato lo scrittore Mauro Corona, che si è aggiudicato il riconoscimento con l’opera La voce degli uomini freddi (ed. Mondadori). Mauro Corona ha dialogato con Luca Mercalli, Paolo Rumiz e Annibale Salsa.
«Per me questo premio ha un valore diverso – ha affermato Corona – e non solo perché Mario Rigoni Stern e le sue pagine mi hanno commosso.
«La mia scalata è stata una scalata al contrario e per me, questo premio dedicato a Mario, è il riscatto da una vita scellerata. Quando questa notte tornerò a casa e mi guarderò allo specchio, dirò: forse ce l’ho fatta a uscire dall’inferno. «La voce degli uomini freddi è un libro che è un omaggio alla mia gente, che viveva con una semplicità assoluta, e che avevo in mente da tempo.
«È stato il punto di partenza per un dialogo con lo scrittore sulla società attuale e il senso del limite.»
Corona ha ribadito più volte l’importanza dell’educazione per la «costruzione di una società nuova».
«Noi siamo già contaminati. Siamo freddi. Solo ridotto alla fame l’uomo potrà tornare indietro e inginocchiarsi alla terra.
«Bisogna dunque partire dai giovani genitori che crescono i bambini e costruire da zero una società nuova.
«Bisogna insegnare ai bambini la passione e la curiosità.»
Corona è più volte ritornato sul valore della semplicità, il senso della misura e la capacità di accontentarsi – valori ben presenti nelle sue opere – in antitesi al «consumo brutale di velocità».
«Rappresenta l’epopea delle genti di montagna, avvezze al pericolo e al sacrificio». Con questa motivazione la giuria del Premio Mario Rigoni Stern per la letteratura multilingue delle Alpi – costituita da Eraldo Affinati, Marie Hélène Angelini, Margherita Detomas, Paola Maria Filippi, Paolo Rumiz e Graziano Riccadonna (coordinatore) – ha indicato il libro di Mauro Corona «La voce degli uomini freddi» (Mondadori, 2013, 240 pagine) quale vincitore dell’edizione 2014, sezione narrativa. La premiazione si è svolta sabato 29 marzo al Palazzo dei Congressi, presente per il Comune di Riva del Garda l’assessore alla cultura Maria Flavia Brunelli.
La cerimonia di premiazione ha preso avvio con il saluto delle autorità, poi la Lectio magistralis di Luca Mercalli, presidente della Società meteorologica italiana. Quindi la relazione della Giuria e la premiazione: prima dei due romanzi che la Giuria ha ritenuto meritevoli di menzione, ovvero «I misteri del Cjaslir» (Curcu & Genovese) di Fabio Chiocchetti, impegnativo romanzo storico con grande affresco dedicato alle leggende e alle storie popolari che circondano un santo vescovo e una presunta strega della Val di Fassa; e «Der Nachlass Domenico Minettis (Anton Pustet)» di Dietmar Gnedt, appassionante romanzo austriaco legato alla complessità della Grande guerra vista con gli occhi di un uomo di frontiera; quindi del vincitore, per mano del figlio di Mario Rigoni Stern, Alberico.
A seguire il dialogo di Mauro Corona con Annibale Salsa, presidente del Comitato scientifico dell’Accademia della Montagna del Trentino e membro del Comitato scientifico della Fondazione Dolomiti-Unesco, già presidente generale del CAI e docente di Antropologia filosofica e culturale all’Università di Genova; Paolo Rumiz (membro della Giuria) e Luca Mercalli. La cerimonia è stata intervallata da momenti musicali a cura degli allievi del Conservatorio di Trento e della sezione staccata di Riva del Garda, con brevi introduzioni di Bepi De Marzi.
Il Premio Mario Rigoni Stern
Il premio letterario è dedicato alla memoria di Mario Rigoni Stern (Asiago, primo novembre 1921 – ivi 16 giugno 2008). Mario Rigoni Stern è autore di numerose opere che hanno fatto la storia della letteratura italiana, tra cui vanno sicuramente ricordate: Il sergente nella neve, Il bosco degli urogalli, Ritorno sul Don, Storia di Tönle, Le stagioni di Giacomo. Voce autorevole e ascoltata nella “letteratura di guerra”, Rigoni Stern ha saputo descrivere in modo originale la cultura della gente di montagna, raccontando il legame fra i montanari e il loro ambiente, e proponendo le Alpi quale orizzonte significativo della letteratura e della storiografia contemporanea, del moderno sentimento ecologico e perfino dell’etica.
Il Premio Mario Rigoni Stern, alternandosi tra Trentino e Veneto con cadenza annuale, cerca di individuare gli elementi di eccellenza della narrativa e della saggistica di montagna all’interno delle opere edite nei due anni precedenti, individuando i seguenti settori di interesse: la bellezza del paesaggio alpino, nei suoi aspetti naturali e originali; le attività produttive tradizionali e la loro compatibilità ecologica; il contesto socioculturale passato e presente delle comunità alpine; la caccia in montagna come attività tradizionale; il patrimonio narratologico dell’arco alpino.
Il premio viene promosso dalla famiglia Rigoni Stern, dall’associazione Ars Venandi, da Regione Veneto, Provincia autonoma di Trento, Comune di Asiago, Comune di Riva del Garda, Cassa di Risparmio del Veneto, Banca di Trento e Bolzano, Federazione Italiana della Caccia, Fierecongressi di Riva del Garda, Museo degli usi e costumi di San Michele All’Adige.
Nel 2011 si è aggiudicato il Premio (sezione saggistica) lo studioso e autore valdostano Alexis Bétemps. Nel 2012 si è aggiudicato il Premio (sezione narrativa) lo scrittore sloveno Alojz Rebula. Nel 2013 il Premio (sezione saggistica) è andato a Dionigi Albera.
Mauro Corona
Nato a Erto (Pordenone) nel 1950, è autore de «Il volo della martora», «Le voci del bosco», «Finché il cuculo canta», «Gocce di resina», «La montagna», «Nel legno e nella pietra», «Aspro e dolce», «L’ombra del bastone», «Vajont: quelli del dopo», «I fantasmi di pietra», «Cani, camosci, cuculi (e un corvo)», Storia di neve», «Il canto delle manére», «La fine del mondo storto» (premio Bancarella 2011), «La ballata della donna ertana», «Come sasso nella corrente», «Venti racconti allegri e uno triste», «Guida poco che devi bere: manuale a uso dei giovani per imparare a bere», delle raccolte di fiabe «Storie del bosco antico» e «Torneranno le quattro stagioni», tutti editi da Mondadori, e di «La casa dei sette ponti» (Feltrinelli 2012) e «Confessioni ultime» (Chiarelettere 2013).
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