La conferenza tenutasi sabato 11 Febbraio 2017 non è stata solo l’occasione per annunciare l’estensione dell’attività dell’emodinamica dalle sei alle 12 ore. E’ stato anche un momento per spiegare le dinamiche della cardiopatia ischemica acuta (infarto) e le strategie terapeutiche per farvi fronte (dr. Raffaele Papa). Si è fatto il punto anche sul nuovo ospedale da realizzare e alle problematiche attuali del “Dono Svizzero” (Capasso, Casati, Bartolomeo). Erano presenti anche i consiglieri regionali Enrico Forte e Giuseppe Simeone, nonchè il Sen. Moscardelli. E’ stata una mattinata utile e proficua nel mettere a fuoco la situazione del “Dono Svizzero” ed il futuro assetto ospedaliero. Naturalmente sulle pagine di Facebook s’è detto di tutto. Sono emerse diverse scuole di pensiero: quelle che ritengono che il risultato sia scarso, quelle con la convinzione che l’han fatto per sistemare qualcuno ed infine quelle del “piove governo ladro”. Fino al 2015 l’Emodinamica funzionava con due cardiologi in mobilità regionale, precari, con contratto annuale a tempo determinato. Altri due cardiologi nelle stesse condizioni erano nel reparto di Cardiologia. Il reparto era affidato ad un facente funzione fin dal 2008 quando era andato in pensione l’allora Primario Paolo Tancredi.
Nel 2015, nella bozza dell’atto di indirizzo (Caporossi), erano state previste una struttura complessa di Cardiologia ed una di Emodinamica (Latina già H 24) unificate nei due DEA (Latina e Formia). Va da se che i due primariati sarebbero stati attribuiti a Latina con Formia in funzione aggregata. Questa impostazione fu subito contestata e con dati alla mano si dimostrò come le strutture complesse di Emodinamica esistevano solo nei dipartimenti universitari. In quell’occasione non fummo granchè aiutati dal nostro consigliere regionale e nemmeno dal Senatore Moscardelli ma riuscimmo ugualmente ad ottenere due strutture complesse di cardiologia, distinte e separate, una a Latina e l’altra a Formia. Questo è stato un risultato veramente prezioso perchè si riaffermava la piena ed indispensabile autonomia del presidio sud. Fu poi la volta della stabilizzazione dei due emodinamisti. Dei due altri cadiologi precari, uno si è trasferito a Napoli e l’altro, la dottoressa Campaniello è in via di stabilizzazione definitiva. Al Direttore Michele Caporossi avevamo continuamente sollecitato il ripristino delle strutture complesse di Anestesia, Radiologia, Patologia Clinica e la copertura dei posti da Primario per la Cardiologia. Caporossi bandì i concorsi ma quando andò via fu solo quello di Latina ad essere concluso, Formia rimase appesa.
Nel 2016 si è fatto il concorso per il Primario (Papa) e sono giunti un cardiologo per il reparto ed una emodinamista che ha consentito di estendere l’attività dell’Emodinamica da 6 a 24 ore. Tutto ciò non è cascato dal pero, è stato il frutto di un impegno tenace e costante durato anni. Sappiamo bene che la battaglia non è finita e che dobbiamo ottenere altri rinforzi. Ci sono reparti delicatissimi affidati a facenti funzione che sgobbano di brutto, talvolta oltre ogni limite, ma che non sono Dirigenti effettivi di secondo livello e cioè primari. Il primo di Aprile va in pensione il Primario di Ginecologia ed Ostetricia Vittorio Aguzzi. I Primari di Anestesia, Pronto Soccorso e Radiologia sono già andati via ed i posti sono vacanti. La battaglia è lunga, sappiamo di dover camminare sulle nostre gambe, è stato sempre così per chi abita nell’estrema periferia della Regione. Non faremo sconti ad alcuno. Non baderemo ai colori del governo regionale ma terremo il punto su ragioni scientificamente supportate. L’esercizio della lingua, gli inutili “piove governo ladro”, insomma le scemenze senza costrutto le lasciamo volentieri ad altri.
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