foto tratta dal secolo XIX
I commenti all’elezione di Emmanuel Macron all’Eliseo sono distribuiti fra edizioni cartacee e siti internet dei quotidiani, in diversi ricorrono ai video, e tutti sottolineano come il voto delle presidenziali francesi dia una boccata d’ossigeno all’Unione europea. Ma anche che Bruxelles avrà bisogno di cambiare e diventare più vicina alla gente
La Stampa
Il direttore de La Stampa, Maurizio Molinari spiega in un video che “La chiave di lettura di quanto è avvenuto in Francia è la capacità di Macron di intercettare anche una parte del voto di protesta. Esprime una novità, che riguarda anche l’Europa, come uomo di confine tra i partiti tradizionali e le nuove forze politiche”.
la Repubblica
Il direttore Mario Calabresi sottolinea che “La vittoria di Emmanuel Macron contiene una lezione fondamentale: si può fare un discorso diverso e vincere. Diverso dalla rabbia, dalle paure e dalla promessa di rovesciare il tavolo. Macron ci indica che non si deve guardare alla società immaginandola monolitica, coltivando la suggestione che vada tutta nella stessa direzione, quella di chi urla di più. Le maggioranze non si possono misurare attraverso il numero dei decibel prodotti dai candidati e dalle campagne mediatiche. Bisogna avere la capacità di osservare e di ragionare senza farsi travolgere dalle grida.
Corriere della Sera
Sul Corriere della Sera Aldo Cazzullo rileva che “La Francia ha scelto il futuro, il mondo globale, l’Europa: per la prima volta il presidente fa suonare l’inno alla gioia al posto dlla Marsigliese. E nella stessa notte la Francia ha atto una scommessa coraggiosa se non temeraria su un trentanovenne di bell’aspetto, che entra all’Eliseo senza mai essere stato eletto neppure in consiglio comunale. Francesco Venturini rileva che dopo la sconfitta dei populisti “Bruxelles respira (ma non basterà)”.
Il direttore Francesco Fontana affida le sue riflessioni a un video sul sito
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