Il gran vociare di questi ultimi giorni induce ad alcune riflessioni. C’è una disputa sul Partito Democratico tra chi sogna il Partito che vorrebbe e chi invece attribuisce allo stesso gonfie vele di successo animate dai risultati elettorali delle europee e, addirittura, dalla rottura del dominio sulla provincia del trio Fazzone-Cusani-Forte. Nell’uno e nell’altro caso si tratta di aria fritta. Noi riteniamo che il Partito Democratico trovi la sostanza del suo essere nell’occuparsi dei problemi della società pontina. Basta dare un’occhiata all’andamento economico certificato da “Osserfare” della Camera di Commercio di Latina per rendersi conto che l’aria fritta non serve. Restiamo in seria difficoltà con sofferenza delle imprese, disoccupazione, decrescita. La disoccupazione ha raggiunto quota 13,2% e in questa percentuale, quella giovanile, raggiunge il 43,3. I giovani abbandonano la nostra provincia e questo è il dato più negativo che condanna i nostri territori al declino.
Un territorio senza giovani è letteralmente finito. Questi dovrebbero essere gli argomenti da dibattere e sui quali misurare le capacità di rappresentanza a tutti i livelli (provinciale, regionale e parlamentare). La mano pubblica sostiene la crescita con una griglia di infrastrutture e sostegni economici che rispondano ad un’idea di sviluppo sostenibile. In questo quadro, i grandi servizi come lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, la fornitura dell’acqua potabile ed il trattamento dei reflui, i trasporti pubblici devono essere gestiti nella massima trasparenza utilizzando competenze vere. Le sforbiciate ai bilanci, servizi, organizzazioni territoriali, fatti senza distinzione di sorta non aiutano a rilanciare la crescita ma peggiorano la situazione. Sanità, Giustizia, Formazione, Riassetti Istituzionali non possono non tener conto degli effetti che producono sulle persone e sul territorio.
L’Italia è un Paese ricco ma la sua ricchezza, come abbiamo fin’ora visto, è finita troppo spesso negli sprechi, nelle ruberie e nella corruzione diffusa. Sessanta miliardi di euro annui di corruzione, interamente recuperati, in soli 4 anni ci darebbe un gettito da consentirci ben altre condizioni economiche. Se a ciò si aggiungesse un minimo di equità fiscale tra chi paga le tasse e chi le evade, tra chi onora il dovere di cittadino e chi si avvale di metodi illeciti per accumulare ricchezza, le cose andrebbero ancora meglio. L’uso del danaro pubblico presuppone metodi assolutamente trasparenti.
In questo le forze politiche e coloro che le rappresentano devono dare l’esempio.
Purtroppo abbiamo visto nelle vicende dei gruppi consiliari della Regione Lazio, durante il biennio Polverini, gravi fenomeni di sperpero ed uso improprio di quel denaro e anche il PD che avrebbe dovuto opporsi a quei fenomeni, di fatto ne è stato corresponsabile.
Il Partito Democratico sta governando il Paese, la Regione ed è parte integrante del governo della Provincia di Latina. Questo partito farebbe bene ad occuparsi dei problemi delle persone, del governo dei territori. La sofferenza dei servizi sanitari che ad oggi, se pure tra mille difficoltà, assicurano livelli di assistenza pubblica, andrebbe affrontata con un progetto condiviso tra Sindaci, Consiglieri Regionali ed altri rappresentanti istituzionali.
Di questo vorremmo che si occupasse il PD, smettendola di perseguire consensi in piccole operazioni a danno di servizi e settori di elevatissima necessità di assistenza. Solo un’azione collettiva e condivisa può sortire un’adeguata attenzione in sede regionale, almeno al pari di altri territori della capitale dove ancora oggi si concentra il massimo delle risorse e degli istituti di diagnosi e cura. Il Partito da costruire è quello che fa da cerniera tra le istituzioni e la società, un partito aperto che però sappia anche selezionare la bontà di chi intende impegnarsi per la comunità e non per i propri affari. Oggi in molti casi il partito democratico è scelto ed organizzato per raggiungere posizioni di privilegio, perseguimento di interessi particolari.
Se i partiti vogliono avere una funzione positiva e una ragione di essere devono riscoprire lo spirito di servizio verso la comunità pubblica. Questo è il Partito e la Politica che vogliamo.
Proposte di:
1. Progetto di concertazione Provincia-Regione-Stato per il Riassetto Idrogeologico del Territorio (e relative risorse da impegnare), Opere Infrastrutturali Viarie, Portualità Commerciale eTuristica, Piani RegolatoriGenerali, Organizzazione dei Distretti Industriali ed Artigianali e delle Reti Commerciali;
2. Acqualatina: individuazione del Presidente e dei componenti del Consiglio di Amministrazione attraverso una selezione pubblica operata da commissione esterna all’Ente che fa le nomine;
3. Sostegno ad esperimenti di società pubbliche (composte dal solo Direttore selezionato con evidenza pubblica) per la gestione e lo smaltimento dei RSU;
4. Richiesta alla Regione Lazio di almeno 30 deroghe per l’assunzione di Medici ed infermieri da impegnare nei servizi di più alta criticità per deficit di personale;
5. Richiesta alla Regione Lazio di stabilizzare il personale medico e paramedico precario che ormai da molti anni lavora stabilmente nei servizi dell’ASL Latina;
6. Richiesta alla Regione Lazio di una immediata riformulazione della convenzione con l’Università per aggiornare riordinare specialità e servizi nella Azienda Sanitaria di Latina;
7. Richiesta alla Regione Lazio per sollecitare il Governo a consentire la dilazione di un anno per il rientro del debito;
8. Organizzazione del Particolare attenzione al tesseramento e alla vita democratica
9. Istituzione di Commissione Paritetica per la verifica delle modalità di adesione al Partito Democratico e finanziamento attraverso la quota tessera;
10. Istituzione di Coordinamenti Territoriali ed Iniziative di Confronto Permanente su tematiche (Ambiente, Infrastrutture, Economia, Problemi Sociali, ecc.) con indicazione dal basso dei responsabili;
11. Rappresentanza Pubblica diffusa ma condivisa sulle tematiche territoriali
12. Ripresa delle manifestazioni pubbliche, in primis delle Feste Democratiche, facilitando la presenza di Rappresentanti Istituzionali (Provincia, Regione, Parlamento), Operatori Culturali ed Esponenti del Mondo Artistico, Rappresentanti delle Organizzazioni di Categoria;
13. Adozione del Codice Etico per iscritti, amministratori e rappresentanti istituzionali, con l’indicazione delle dimissioni, o almeno sospensione dal Partito, in caso di rinvio a giudizio per reati gravi contro la pubblica amministrazione.
You must be logged in to post a comment Login