Circolo “Giuseppe Piancastelli – Giuseppe Diana” Formia 23 Aprile 2017
COMUNICATO STAMPA
Nessuno nega la difficile fase dell’amministrazione di Formia. I consiglieri di SI hanno avuto modo di verificare, passo dopo passo, i tentativi fatti per ricomporre sul bilancio la vecchia maggioranza. E’ vero, siamo giunti al voto senza un attento confronto collegiale, con emendamenti presentati e poi ritirati fino all’ultimo secondo, ed è proprio sull’ultimo emendamento dei 180 mila euro alle manutenzioni e all’eventuale sostegno di FI che s’è determinata la rottura con SI. Nessuno nega le difficoltà che la maggioranza di centro sinistra ha avuto via via negli anni, con i rimpasti di giunta, le sostituzioni di assessori e gli abbandoni. Nessuno nega quante volte il confronto si sia arenato su dispute inconcludenti, ad esempio sulle commissioni e relative presidenze. Nessuno nega l’ultimo pomo della discordia relativamente alla Presidenza del Consiglio e alla perdita dell’ennesimo consigliere che ha ridotto ancor di più i risicati numeri della maggioranza; ma da questo a parlare di mutazione genetica del Partito Democratico e di un accordo strategico con Forza Italia ne corre, anzi direi che, chi lo afferma, lo fa in modo strumentale.
La questione è stata subito molto chiara: la scelta era tra il commissariamento di 15 mesi della città ed il tentativo di un governo del Sindaco per proseguire nel programma che il centrosinistra si era dato per la città. Formia accusa ritardi terribili. In quasi trenta anni l’avvicendarsi delle amministrazioni di diverso colore hanno segnato sul piano regolatore (adottato dal centrosinistra e revocato dal centrodestra) ritardi enormi che non possiamo più permetterci. E l’elenco è lungo: dalle aree industriali dismesse (convenzioni ex D’Agostino due volte approvate e due volte revocate), porto turistico, pedemontana, ospedale, collegamento stazione ferroviaria-via Solaro (con 4 milioni e 800 mila euro distratti per rifare la piazza della stazione e la passerella della darsena sotto la Quercia), ex Colonia Di Donato (oggi sotto sequestro), allevamenti di pesci e cozze (da eliminare). Su questi temi non si può perdere un solo giorno. Il Sindaco ha chiesto di proseguire per poterli affrontare e su di essi saranno misurate le collaborazioni di ogni singolo consigliere e forza politica. C’è voluto tempo per portare questi progetti a maturazione, dovendo anche occuparci dei rifiuti solidi urbani con la costituzione della Formia Rifiuti Zero. Questa società del Comune di Formia si prepara ad affrontare la spesa di 3 milioni e mezzo di euro per il rinnovo del parco automezzi e, anche per questo, è necessario che ci sia un’amministrazione in carica. Non sono questioni che possa affrontare un commissario.
E’auspicabile che Sinistra Italiana e tutte le forze progressiste della città ritrovino le sintonie che emergono sui temi rappresentati e sul documento programmatico sottoscritto nel novembre 2016. Abbiamo bisogno di una straordinaria vicinanza della Regione Lazio, per il nuovo ospedale a servizio dell’intera comunità del Golfo, per la risoluzione delle licenze di pescicoltura, per l’attraversamento di Formia e la viabilità, per la portualità turistica, per le politiche sociali e giovanili. Sinistra Italiana è parte integrante della coalizione che governa la Regione Lazio. Il Presidente Nicola Zingaretti ha dichiarato di ricandidarsi alla guida della Regione nelle elezioni del 2018 con la stessa coalizione che lo ha eletto nel 2013. Questa è la nostra rotta, auspicando che Art. 1 MDP, Sinistra Italiana e tutti i progressisti di Formia, e del golfo, si uniscano su questa prospettiva.
Francesco Carta Coordinatore del Circolo “Giuseppe Piancastelli – Giuseppe Diana” e membro della Direzione Provinciale del Partito Democratico
Formia, 21/04/2017
COMUNICATO SATAMPA
Il fine giustifica i mezzi!!?? Sembrerebbe di si. Almeno questo è stato il leitmotiv degli ultimi
giorni a Formia, soprattutto di gran parte del Gruppo Consiliare PD e del Partito Democratico
cittadino (a cui il Sindaco appartiene) che, sull’onda del paventato pericolo di un lungo
Commissariamento dell’Amministrazione della Città di Formia, anziché concentrarsi sull’eventuale
recupero di quella parte della coalizione che, col voto negativo al bilancio di previsione 2017, ha
determinato il possibile scioglimento anticipato del Consiglio Comunale, hanno preferito,
caparbiamente e tenacemente, attuare quell’allargamento della maggioranza a Forza Italia, da tempo
agognato anche dalla stessa componente che ha innescato la crisi.
Risultato: sul dichiarato “altare” delle cose ancora da fare per la Città di Formia è stata
definitivamente stravolta l’originaria coalizione (PD – SEL – Civica) al governo cittadino che,
quand’anche composita, era comunque uscita dalle urne elettorali e confezionata una nuova
sedicente “coalizione consiliare” (PD – Forza Italia e intera Civica)! Si, anche l’intera Civica !
Ma, allora, ingenue domande: se il civico “figliol prodigo” è rientrato, che necessità c’era di
allargare a FI? Ricomposti gli almeno 13 voti in Consiglio, perché non proseguire nelle condizioni
ante 30 marzo? E, d’altro canto, se l’allargamento a FI era compiuto, con conseguente ampio
margine di voti consiliari, che necessità c’era di andare a recuperare la così imputata “traditrice
Civica”?
Tutto studiato a tavolino da tempo? Non è da escludere.
Parte della Civica da tempo caldeggiava un allargamento a Forza Italia e al Pd o, almeno, a gran
parte di esso, l’ipotesi non dispiaceva affatto e, allora, perché non provare?
Pietra d’inciampo al percorso, la presenza di SEL/SI in maggioranza, decisamente contraria a tale
inaccettabile ipotesi. Come fare, allora, per liberare il percorso? Semplice.
Finta crisi da parte del civico consigliere per innescare il timore del lungo commissariamento, con
la conseguente necessità di dover allargare la maggioranza. E a chi se non (ipotesi iniziale) a un
singolo consigliere di opposizione? così da poter presentare l’allargamento, giammai come accordo
politico, ma “solo” di natura consiliare, bastevole sia ad assicurare i 13 voti per approvare il
bilancio sia per innescare ed acquisire, soprattutto, il dissenso di SEL/SI.
E allora, se SEL/SI non è stata, fin da subito e con determinazione, comunque disponibile a
sostenere neppure questo accordo minimale con un singolo consigliere di opposizione, perché non
procedere oltre e fare le cose in grande con un vero e proprio accordo tra le forze politiche, PD e
Forza Italia? Ipotesi inevitabile e necessariamente da percorrere, perché senza i voti di SEL/SI e
dell’irriducibile civico consigliere, già definitivamente uscito dalla maggioranza e già sedutosi nei
banchi dell’opposizione, un singolo nuovo apporto non sarebbe bastato; ci voleva l’intero gruppo
consiliare di FI.
E tant’è e tanto è stato fatto!
Il tutto condito dal colpo di scena finale che nella nuova spuria maggioranza, oltre all’intero gruppo
consiliare di Forza Italia, ritroviamo anche l’irriducibile civico consigliere che ci ha ripensato e vi è
repentinamente rientrato così come repentinamente ne era uscito.
SEL/SI esce, ovviamente, dalla maggioranza e Formia è definitivamente amministrata da una
coalizione post/elettorale di centrodestra a tutto tondo (Forza Italia – Civica/con trascorsi già in
coalizioni di tale segno – e PD, Renziano, Orlandiano ed Emiliano).
Tutto questo “solo” per evitare il commissariamento e portare a compimento quanto predisposto nei
4 anni precedenti? Il dubbio che non sia questa la vera ed unica ragione è forte ed anche legittimo.
Senza l’apparente ed improvvisa “marcia indietro” del civico consigliere e dei suoi civici
autorevoli referenti, con un po’ di (… molta) fatica si sarebbe anche potuto far finta di crederci.
Alla luce degli accadimenti e del risultato finale, però, solo tale motivazione non regge, non regge
proprio!
Quali, allora, le vere ragioni e i “progetti”, oggettivi e soggettivi, legati a tale apparentamento
post/elettivo? Non è nostro costume fare “illazioni” anche se qualche ipotesi, sui futuri percorsi
politici del PD (Renziano – Orlandiano ed Emiliano) cittadino e dintorni, ci viene in mente.
Saranno, però, i fatti a dircelo!
Sinistra Italiana – Formia –
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