Caldo Afa e Droni ma ora giunge il fresco: temi del ferragosto 2015

Monte di Mola

Monte di Mola

CALDO, AFA E DRONI

Caldo ed afa, ormai da molti giorni. Se questo è l’assaggio del futuro stiamo veramente freschi anzi caldi. Naturalmente ventilatori e “clima” a tutto volume per difenderci ma poi bruciamo energia elettrica e produciamo ancora calore. E poi gli incendi, tutti dolosi, prevalentemente per far erba tenera. Canadair, elicotteri, vertici in comune, tutto giusto ma la lotta così è impari. Raffaele Vallefuoco ha proposto un sistema di vigilanza coi droni ma questo ancorchè costoso ed impegnativo potrebbe rendere più guardingo il piromane e non risolvere il problema. E poi comunque si andrebbero a spegnere incendi divampati. Anni fa c’era un’associazione nazionale ambientalista che organizzava campi antincendio. La Regione dava fondi per il vitto, il Comune l’alloggio (scuola ex ENAOLI) e così giungevano da ogni parte d’Italia giovani che organizzavano vedette e postazioni in montagna e laddove potevano, oltre che dare l’allarme, effettuavano i primi interventi. Nelle ore libere dai turni si godevano il mare. Lo scopo era di aumentare la sorveglianza direttamente sul campo. Gli incendi calarono. Non credo che un’organizzazione simile possa costare più delle ore di volo di aerei ed elicotteri.

Anche mercoledì scorso, all’ambulatorio di Cardiologia, su 25 prenotati se ne sono presentati 13. Colpa dell’afa? Conseguenza del si salvi chi può nel senso di un già provveduto tramite amici? Anche il cuore fa ferragosto? Bisognerà capire meglio il fenomeno nel frattempo ci sono stati due eventi importanti. E’ stata assunta una dottoressa dalle graduatorie dei concorsi regionali e banditi due posti da primario: uno per Latina e l’altro per Formia. Il risultato è assai rilevante. La conferenza dei Sindaci del 2 Dicembre 2014 è stata decisiva. Eravamo andati a quella conferenza con il superamento della Unità Operativa Complessa di Cardiologia. Il Sindaco Bartolomeo, i Consiglieri Regionali, compreso Pino Simeone, e poi la dott. ssa Maria De Meo, tutti assieme abbiamo ottenuto che Formia conservasse la struttura complessa di Cardiologia con un Primario e che l’Emodinamica si avviasse a funzionare nelle 24 ore. In alternativa, il nostro ospedale ne sarebbe uscito piuttosto malconcio. Il senso della stretta di mano con Pino Simeone è tutto qui: la soddisfazione per una battaglia comune, condotta nell’esclusivo interesse della nostra comunità, che va a buon fine.

A Formia, secondo i dati ISTAT del censimento 2011, circolano 22 mila e 800 veicoli di proprietà dei residenti e in più altre centinaia di migliaia che transitano nelle direzioni Napoli – Roma e viceversa. La disponibilità dei fondi per l’attraversamento di Formia è una buona notizia ma pensare di risolvere il problema solo con la realizzazione di altre strade è sbagliato! Non risolviamo pensando di scaraventare traffico in montagna o allontanarlo da noi come se le automobili non avessero a che fare con noi stessi e le nostre abitudini. Ventiduemila e 800 veicoli, usati senza regola, sono incompatibili con la nostra città. Formia ha una posizione complessa e delicatissima. L’abbiamo già mutilata del mare ora evitiamo di ripetere l’errore coi monti e l’acqua che beviamo. Mi aspetto che il tema della nostra amministrazione sia: quali le soluzioni migliori per riordinare il traffico interno ed esterno? Quali le premesse sulle quali selezionare i tecnici progettisti? Dovrebbero essere le competenze e la serietà professionale. E’ già accaduto che si potesse progettare una città, secondo un prima ed un dopo, a seconda dell’amministrazione committente , senza aggiungere alcuna soggettiva capacità di elaborazione. Dunque l’obbiettivo è liberare Formia dalla morsa del traffico ma senza far danni, anzi possibilmente recuperando quelli già fatti. Qui, combattiamo la madre di tutte le battaglie, maggioranza ed opposizione, tutti, indistintamente tutti noi formiani.

C’è una giunta nuova, anzi semi nuova. Ci sono tre nuovi Assessori: Giovanni Costa (attività produttive), Vincenzo Treglia (bilancio), Giovanni D’Angiò (servizi sociali), ai quali va l’augurio di buon lavoro. Tutta la giunta, i consiglieri comunali ed i gruppi consiliari facciano il punto nave: cosa fatto, e cosa, e come si dovrà ancora fare. La responsabilità più grande è della maggioranza ma la minoranza si candidi all’alternativa con argomenti seri e non con la pura e semplice interdizione. Di brutte figure ne ha già collezionate abbastanza. Anche la maggioranza dovrebbe evitare inutili fibrillazioni e avere chiara la direzione verso cui andare. Buon Ferragosto. FC

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