A PROPOSITO DEL DISSALATORE DI VENTOTENE….

schema dissalatore

Al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare
Direzione Generale Divisione II
Direttore dott. Antonio MATURANI
pec: PNM-II@pec.minambiente.it
Al Ministero della Salute
PEC: dgprev@postacert.sanita.it

Istituto Superiore di Sanità Rep. Igiene Acque Interne Dipartimento AMSA Dott. L. Lucentini – Dott. Emanuele Ferretti

AUSL Latina Direttore Dipartimento di Prevenzione
Dr. Igino Mendico
PEC: protocolloaoo10@pec.ausl.latina.it

Alla Regione Lazio
 DG Ambiente e Sistemi Naturali
PEC: direzioneambiente@regione.lazio.legalmail.it

 DG Risorse idriche e difesa suolo Concessioni Demaniali Marittime
PEC: direzioneacquaesuolo@regione.lazio.legalmail.it

Direzione Generale ARPA Lazio
PEC: direzione.centrale@arpalazio.legalmailpa.it
ARPA Lazio D.ssa C. Fabozzi
PEC: sezione.latina@arpalazio.legalmailpa.it

Alla Provincia di Latina Settore Ambiente
PEC: ufficio.protocollo@pec.provincia.latina.it

Al RAM – Reparto Ambientale Marino del Corpo delle Capitanerie di Porto
PEC: ram@pec.minambiente.it

Ente Gestore dell’Area Marina Protetta e Riserva Statale “Isole di Ventotene e Santo Stefano
PEC: riserva@pec.comune.ventotene.it

Al Sindaco di Ventotene, Dr. Santomauro Gerardo
PEC: protocollo@pec.comune.ventotene.it

Alla S.T.O. ATO 4
Ing. Angelica Vagnozzi
PEC: sergeteria@pec.ato4latina.it

Al Prefetto della Provincia di Latina, S.E. Trio Maria Rosa
P.E.C.: prefettura.preflt@pec.interno.it

Al Procuratore Capo della Procura della Repubblica di Cassino, Dr. Luciano D’Emmanuele
pec: prot.procura.cassino@giustiziacert.it

Oggetto: potabilità dell’acqua fornita nel Comune di Ventotene

Con nota dell’8 novembre 2017 Prot. n. 20170 – 29972, Acqualatina, nelle persone dell’Ing. Ennio Cima e dell’Ing. Alessandro Terracciani, comunicava al Comune di Ventotene l’attivazione del dissalatore e l’immissione in rete di acqua prodotta dallo stesso. In detta nota veniva richiesto, all’ASL Latina, di valutare l’emissione di ordinanza sindacale per la non potabilità dell’acqua con le opportune limitazioni d’uso. Nel contempo il gestore, di concerto con ASL e Istituto Superiore di Sanità, avrebbe effettuato controlli lungo tutta la rete al fine di verificarne la qualità. Dal giorno dell’allaccio del dissalatore all’acquedotto, è giunta alle utenze un’acqua torbida e di colore ferruginoso.

Sono pervenute al Comune di Ventotene innumerevoli segnalazioni da parte di molti cittadini e imprese. Tuttora, in quasi tutto il territorio comunale, da piazza Castello a Via Olivi, Calanave, Case popolari, Muraglione, Pozzo S. Candida, Parata Grande, Infermeria, Luigi Iacono, Calabattaglia, Porto Romano, Calarossano, Roma, piazza XX Settembre, giunge ai rubinetti acqua che non può essere utilizzata per bere, né cucinare e neanche per l’igiene personale. In prima istanza, il Sindaco di Ventotene adottò un’ordinanza di non potabilità senza aver ricevuto alcuna indicazione da parte dell’ASL di Latina.

2 aprile 18

Dall’8 novembre 2017, sono ben cinque mesi che persiste questa situazione senza che il Comune di Ventotene abbia ricevuto riscontro alcuno. Per quanto accade appare evidente che prima di immettere acqua dissalata in rete era necessario predisporre la disincrostazione e la pulizia dell’intero acquedotto. Le previste riunioni di verifica, che dovevano svolgersi a partire già dalla metà di dicembre dello scorso anno, non si sono mai tenute. Eppure agli Enti in indirizzo erano già state segnalate diverse criticità a riguardo dell’opera di presa e dello scarico del dissalatore. Ora, il perdurare della presenza di acqua evidentemente non potabile ci spinge nuovamente a segnalare la oggettiva condizione di rischio per la salute dei residenti di Ventotene nonché il danno economico che gli stessi subiscono poiché obbligati a pagare fatture per acqua che non hanno potuto utilizzare e, in più, ad acquistare acqua minerale. Notevole è anche il danno per tutte le imprese, dagli alberghi, ai bar, ristoranti, alimentari e a tutti gli altri esercizi, la cui attività sarebbe possibile solo se in possesso dei requisiti igienico-sanitari, in primis l’acqua, previsti dalle normative vigenti.

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Purtroppo non vi sono da parte del Gestore, né dell’ASL, nè del Ministero della Salute e dell’Istituto Superiore della Sanità, informazioni e riscontri tesi a superare detta situazione. Il Dissalatore è entrato in funzione nel novembre scorso malgrado avessimo segnalato delle gravi anomalie di progetto quali l’opera di presa realizzata all’interno del porto nuovo e lo scarico della salamoia direttamente in mare (Area Marina Protetta), a ridosso della scogliera della diga foranea e di praterie di Cymodoce nodosa e, poco più distante, di Posidonia, individuati come siti di interesse comunitari tutelati da direttive europee. Nessun dispositivo e nessuna accortezza sono stati adottati malgrado le precise indicazioni del Ministero Ambiente (nota del 05 09 2018 prot. n. 0018089) secondo cui, qualora per il lavaggio delle membrane fossero state utilizzate “sostanze chimiche potenzialmente pericolose”, quest’ultime avrebbero dovuto “essere stoccate e trattate come rifiuti liquidi”, e non gettate in mare.

idrocarburi

idrocarburi in mare

La nota del Ministero indicava anche le modalità per la diluizione della salamoia in mare: “la sua immissione in mare può essere effettuata a mezzo di diffusori posizionati in zone idonee in modo da massimizzarne la diluizione in mare, onde evitare pregiudizio per l’ambiente marino”. A ciò si aggiunga il fatto che l’opera di presa, realizzata all’interno del porto nuovo, sicuramente il luogo più inquinato dell’isola, rappresenta un errore grossolano e potenzialmente molto rischioso per la salute delle persone. Nelle acque del porto di Ventotene, come in tutti i porti, sono presenti metalli pesanti, idrocarburi, ossidi di zolfo e di azoto provenienti dai carburanti delle navi, microrganismi patogeni, boro, fosfati e diverse altre sostanze non del tutto trattenute dalle membrane filtranti. Nelle vicinanze dell’opera di presa insiste anche l’area di stoccaggio dei Rifiuti Solidi Urbani che, al momento, non dispone di un impianto di trattamento e smaltimento a norma delle acque meteoriche. Sempre nel porto nuovo, a poche decine di metri dall’opera di presa c’è anche un distributore di carburante che, incidentalmente, contribuisce alla presenza di idrocarburi in mare. In conclusione con la presente, si sollecitano tutti gli istituti, secondo proprie competenze, ad esercitare ogni azione affinchè i problemi rappresentati vengano al più presto risolti. In attesa di riscontro, porge distinti saluti,

l’Assessore all’Ambiente – Sanità – Recupero Santo Stefano,
Dr. Francesco Carta. Ventotene 17 aprile 2018

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