“Al 30 settembre 2009 la somma degli insoluti nel territorio dell’ ATO4 ammonta ad oltre 55 milioni di euro, pari al 13% del fatturato totale e al 70% del fatturato annuo. Dal punto di vista della numerosità delle utenze, tale importo equivale a circa *80.000 utenti morosi (il 30% circa del totale)*, di cui oltre 12.000 (5% circa del totale) con un insoluto di oltre € 1.000. *Latina, Aprilia ed Anzio* si confermano i comuni con l’ammontare di scaduto più elevato, tutti con somme che superano i dieci milioni: costituiscono il 57% dello scaduto totale per l’intero ATO4, per un importo pari a oltre 31 milioni di euro *Aprilia* continua ad essere uno dei Comuni con più alta percentuale di importo scaduto rispetto al fatturato sul singolo comune (39,6%) con una percentuale di 40% di utenti morosi.
Altri casi di rilievo, con percentuali più basse, sono *Anzio* (17,9% importo scaduto su fatturato e 34% utenti morosi), *Nettuno* (15,5% importo scaduto su fatturato e 31% utenti morosi) e *Cisterna di Latina* (15,6% importo scaduto su fatturato e 33% utenti morosi). *Latina* registra invece un 11,8% importo scaduto su fatturato e 34% utenti morosi. La percentuale più alta resta *Bassiano*, con oltre il 48% importo scaduto su fatturato e 49% utenti morosi. Un elemento rilevante della situazione dei crediti e proprio la numerosità degli utenti coinvolti, che crea inerzia nell’efficacia di qualsiasi azioni messa in atto: *solo il 43% degli utenti*, pari a circa 108.000 utenti, *effettua pagamenti entro la scadenza*.
Questa situazione è rimasta sostanzialmente invariata. Se non si paga una bolletta, con la successiva arriva l’avviso, poi ci sarà prima la diffida e poi la cessazione della fornitura, con una sostanziale riduzione di flusso fino a garantire un minimo di 50 litri al giorno. Fate attenzione, non lasciatevi convincere da chi indica il non pagamento come un’azione decisiva di contrasto al gestore idrico perchè prima o poi si resta soli a dover fronteggiare le conseguenze legali. Si può e si deve contestare ad Acqualatina il costo della mancata fornitura d’acqua. Infatti quando si sospende la fornitura i tubi si svuotano, si crea depressione al loro interno. Possono così essere risucchiate all’interno acque grezze ma questa eventualità attualmente è assai minima per l’assenza di piogge.
Quando torna l’acqua, al contatore arriva prima aria che lo fa girare sensibilmente. Considerate che ogni notte si toglie l’acqua e al mattino, quando torna, i contatori girano per l’aria che si è formata nei tubi. Vigilate e verificate se accade alle vostre utenze, in tal caso segnalateci i casi attraverso i commenti a questo post.
Dobbiamo contestare i giri d’aria. Stamane, alle ore 7, non appena ho avvertito il gorgoglio della vaschetta del wc sono andato a vedere il contatore. Ebbene la stellina girava a velocità bassa ma costante e lo ha fatto per qualche minuto. Quanti saranno stati 4 o 5 litri? Ebbene nei trenta giorni trascorsi fanno 135 litri (considerando 4,5 litri al dì), moltiplicato almeno per tre mesi sono 405 litri di aria. Ce n’è per chiederne conto ad Acqualatina. Francesco Carta.Francesco Carta
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