I terremoti storici dell’Umbria
30 aprile 1279
magnitudo stimata: 6.3
area epicentrale: Appennino Umbro-Marchigiano
morti: molte vittime (nessun dato preciso)
Questo terremoto produsse gravi distruzioni in un’area compresa tra Nocera Umbra e Camerino; il vecchio paese di Serravalle del Chienti fu sepolto da una frana; vi furono gravi danni anche nelle Marche come a Camerino, Matelica,Cagli, Fabriano, San Severino, Cingoli.
1 dicembre 1328
magnitudo stimata: 6.4
area epicentrale: Norcia
morti: migliaia
La città più colpita da questo terremoto fu Norcia; vi furono gravi danni anche a Cascia, Cerreto, Visso e Camerino; si contarono migliaia di vittime.
14 gennaio 1703
magnitudo stimata: 6.8
area epicentrale: Appennino Umbro-Reatino
morti: 10.000
Nel giro di pochi giorni si susseguirono 3 terremoti devastanti che colpirono il centro Italia; le distruzioni maggiori toccarono a Norcia, Cittareale e L’aquila; vi furono gravi danni fino a Roma, Camerino, Orvieto e Sulmona. In totale le vittime furono oltre 10.000.
12 maggio 1730
magnitudo stimata: 5.8
area epicentrale: Val Nerina
morti: molte vittime
Questo terremoto ebbe epicentro nella Valnerina dove furono distrutte le località di Belvedere, Onde, S. Martino, Casciolino e Castell’Innocenzo: vi furono molti morti (numero non precisato)
17 aprile 1745
magnitudo stimata: 5.9
area epicentrale: Nocera Umbra
morti: 1
I centri più colpiti da questo terremoto furono: Nocera Umbra, Belvedere Campodonico, Sassoferrato, Gualdo Tadino.
9 ottobre 1785
magnitudo stimata: 5.5
area epicentrale: Piediluco
morti: poche vittime
Gli effetti maggiori di questo terremoto si ebbero a est di Terni, nei paesi Arrone (oggi Buonaquisto) e Piediluco, dove crollarono numerosi edifici. Danni da gravi a leggeri si ebbero su altri 20 centri della zona, incluse le città di Rieti e Terni.
30 settembre 1789
magnitudo stimata: 5.7
area epicentrale: Val Tiberina
morti: 100
Questo terremoto colpì sopratutto le località di Lama, Città di Castello, Sansepolcro, Selci, Cerbara, Grumale e San Giustino subirono danni gravissimi. L’area dei danni in totale si estese da Sansepolcro fino ad Anghiari, Citerna e Montone. Le vittime furono un centinaio, di cui 60 nella sola Selci.
22 agosto 1859
magnitudo stimata: 5.6
area epicentrale: Norcia
morti: 101
Questo terremoto ebbe i suoi massimi effetti a Norcia dove crollò la metà degli edifici. Pesanti danni furono riscontrati anche nelle località di Casali di Serravalle, Campi e Capo del Colle. Le vittime in totale furono 101.
26 aprile 1917
magnitudo: 5.8
area epicentrale: Valtiberina
morti: 23
feriti: 35
Questo terremoto produsse gravi dannii a Monterchi, Petretolo, Lugnano, Citerna, Lippiano, Lugnano, Monte Santa Maria Tiberina e Padonchia, Sansepolcro. Danni minori invece vi furono a Selci, Città di Castello, Anghiari, San Giustino, Umbertide e Montone. In totale vi furono 23 morti e 35 feriti.
19 settembre 1979
magnitudo: 5.9
area epicentrale: Val Nerina
morti: 5
I massimi effetti di questo terremoto si ebbero a sud di Norcia sul confine con la provincia di Rieti. Gravi danni si verificarono anche a Norcia, e altri comuni della zona fra la Valnerina e i monti Sibillini. In totale vi furono 5 morti e decine di feriti; oltre 5000 edifici danneggiati o crollati; oltre 100 miliardi di lire di danni.
26 settembre 1997
magnitudo: 5.8
area epicentrale: Appennino Umbro-Marchigiano
morti: 11
feriti: 100
Dopo alcune scosse con epicentro a Massa Martana nel maggio del 1997 dove che produssero alcuni danni, vi fu una nuova sequenza sismica a partire dal 4 settembre 1997. La prima scossa di magnitudo 4.4 ebbe epicentro a Colfiorito; si susseguirono poi altre scosse minori fino al 26 settembre dove alle ore 01:.33 si verificò una scossa di magnitudo 5.6, che produsse gravi danni e crolli in diversi comuni dell’ Appennino Umbro-Marchigiano, in particolare nella zona di Serravalle di Chienti. Poche ore dopo alle 9.40 si verificò una nuova scossa ancora più forte, questa volta di magnitudo 5.8, con epicentro a nord ovet di Nocera Umbra. Questa nuova scossa produsse danni ancora più gravi nei comuni di Serravalle di Chienti, Nocera Umbra Foligno e Fabriano e danni minori in molti altri comuni tra Umbria e Marche; si susseguirono poi numerose altre repliche fino al 1998 alcune di queste molto forti. In totale vi furono 11 morti; oltre 100 feriti; 80.000 case danneggiate.
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