Quando uno usa i defunti, decontestualizzando una vicenda per attaccare una persona, fa concorrenza allo sciacallo. Mi perdoni lo sciacallo per il paragone. Detto ciò vorrei parlare dei lavori della darsena “La Quercia” e del collegamento piazza della Vittoria con l’ex porto commerciale.
La città di Formia, capofila dei progetti PRUSST, ebbe nel 2000 un premio dallo Stato di 2 milioni di euro. Altri un milione e ottocentomila euro li ebbe dalla Regione Lazio, il tutto finalizzato a realizzare un collegamento tra piazza della stazione e Via Solaro. L’idea era poi di continuare fino a Madonna di Ponza. Da sottolineare che l’unico accesso alla stazione, ancora oggi, è possibile solo da Ovest. Non sto a dilungarmi sui vantaggi di tale progetto, qualora fosse stato realizzato, per la viabilità interna e i collegamenti ferroviari,
Nel 2008 cambiò l’Amministrazione e giunse Michele Forte. Fu fatta una gara e lo “Studio Altieri” di Tiene propose di realizzare un progetto che andasse oltre via solaro, fino a Madonna di Ponza. Tre furono le ipotesi: una strada a due corsie (costo 41 milioni di euro), una “people mover” ( cabino via-28 milioni di euro), navetta su binario (21 milioni di euro). I 5 milioni di euro erano però appena sufficienti per il collegamento stazione-via solaro. E qui Michele Forte prese una decisione gravissima sul tema della mobilità interna, abbandonando il progetto della strada e utilizzando quei soldi per rifare il piazzale della stazione. Smontò la fontana, messa lì nel 1922, e spese una barca di soldi per quegli acciai pieni di profili e spigoli pericolosi. Infine per renderla meno geometrica e pericolosa, chi è venuto dopo ha dovuto trasformarla in aiuole con piante e fiori.
Sempre Michele Forte avviò i lavori di rifacimento della stradina che costeggia la villa comunale e collega Via Vitruvio alla Litoranea. Dulcis in fundo, il lavoro si conclude ora con una passerella che decorre lungo il marciapiedi della litoranea raggiungendo il mercatino del pesce. Sotto questa passerella ci sono due enormi tubi in neoprene. Questi tubi (acqua + fogna) dovrebbero collegarsi con quelli che decorrono sotto il marciapiedi della litoranea sotto la villa comunale. Se così è dovranno raccordare i tubi torcendoli in una doppia curva quasi ad angolo retto. Come faranno? E ammesso che ci riescano, quale funzionalità avranno? Staremo a vedere. Con quanto resta di tutti i suddetti “rattoppi” l’attuale amministrazione ha deciso di realizzare il sovrappasso pedonale tra piazza della Vittoria e porto ex commerciale. L’opera ha una oggettiva utilità perché garantirebbe il superamento della litoranea in assoluta sicurezza e non sarebbe orripilante come l’attuale sovrappasso della villa comunale – litoranea.
Ecco questa è la storia di cinque milioni di euro. Se l’avvicendarsi delle amministrazioni provoca la continua revisione dei progetti, l’unico risultato è il maldestro uso di quelle poche risorse che abbiamo.
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