Criptoportici sottostanti Piazza della Vittoria: il recupero di un altro importante sito archeologico

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Il sito di Piazza Vittoria. Il criptoportico, riportato alla luce durante i lavori di sistemazione della piazza, costituiva la base di una sontuosa villa romana risalente al I secolo a.C., adagiata sul mare e dotata di pareti affrescate da motivi geometrici, vegetali e animali. Il fronte mare è realizzato con opera monumentale in laterizi databile all’età di Nerone (II° secolo dopo Cristo). Tra la muratura in opera incerta sono affiorati i resti di mura a blocchi squadrati risalenti ad un periodo antecedente. I lavori si sono rivelati particolarmente complessi a causa dell’ubicazione dei beni. Per preservare l’integrità delle strutture si è provveduto a costruire coperture adeguate e a studiare un percorso di visita in grado di garantire la piena fruibilità dell’area. L’introduzione di un sistema di passerelle ed ingressi ha richiesto un ampliamento degli scavi iniziali.

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Le foto ed il commento sottostante furono pubblicati nel 2005 dal sito dsformia.it
Da sotto piazza Vittoria affiorano antichi tesori:

Quando sono iniziati gli scavi in Piazza della Vittoria nessuno immaginava di trovare una tale ricchezza di reperti archeologici: criptoportici disposti su doppia fila, affreschi raffinati sulle volte e le pareti, muri in mattoncini e “opus reticolatum” e ancora basi di colonne e impianti di mura megalitiche.
Tutto ciò si trova a due passi dal porto dove, prima della costruzione della litoranea , il mare lambiva l’antica Formia. Questa scoperta è molto importante. Si tratta presumibilmente di un edificio con funzioni pubbliche, esteso fin oltre la via Vitruvio (vedi i resti anche nell’omonima galleria).
Nella parte anteriore appaiono delle mura realizzate con opus reticolatum e mattoncini perfettamente conservati.
Sopra sono evidenti le basi di un colonnato: un tempio? Un luogo sacro dedicato all’acqua? Un’opera acquedottistica per l’approvvigionamento idrico?

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C’è infatti un canale (che drena le acque di una sorgente) che a monte risale verso l’edificio comunale e a valle va verso il mare.
L’edificio realizzato su due piani, all’incirca nel I°/II° secolo A.C., presenta una sorta di pontile che doveva presumibilmente collegarlo al mare. Quanto sta venendo alla luce rappresenta un quarto del complesso più grande che dovrà essere recuperato.
Formia accanto al Cisternone, al Museo Nazionale, alla tomba di Cicerone e ai criptoportici della villa comunale potrà mostrare ai suoi cittadini e ai turisti un altro importante sito archeologico.

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