Silverio Lamonica su: Villa Le Tortore
Proprio stamane 31.05.2014, Messaggero LT, pag. 47 ho letto, con immenso sollievo: “Villa Le Tortore, il sindaco: < Datela in gestione a noi >”.
Il nostro primo cittadino preannuncia un progetto per la valorizzazione di quel bene.
Mi riconosco pienamente nel generoso tentativo del Sindaco e invito tutta la cittadinanza – a prescindere dai “colori politici” – ai fare fronte comune con l’Amministrazione Comunale.
Villa Le Tortore deve rimanere bene comune. In passato (fine anni ’50) noi ponzesi abbiamo consentito che ci “scippassero” la Torre dei Borbone la quale, “valorizzata” come Centro Studi di Cultura Mediterranea, finì in mani strettamente private. Non possiamo permettere, oggi, che la medesima deplorevole cosa si ripeta, se vogliamo che i nostri figli e nipoti un giorno non ce la rinfaccino.
Attraverso la stampa, il nostro Sindaco ha manifestato la volontà e l’impegno di salvaguardare quella struttura nell’interesse della collettività, facendoci una “tiratina d’orecchi” (meritata), da buon padre di famiglia: “perché non ci avete pensato prima?”. E perciò dobbiamo dimostrare – con i fatti – di voler stare a fianco dell’Amministrazione in un momento tanto delicato, anche perché le strutture politiche di base a Ponza non esistono e anche questo è accaduto per colpa nostra.
Comunque noi Ponzesi, anche se in numero sempre minore ci rechiamo alle urne, possiamo far sentire, ciascuno per la propria parte, la nostra voce, sollecitando coloro che, all’occorrenza, ci inviano messaggi, volantini e manifesti elettorali vari, ma occorre che sia una voce univoca e in totale sintonia con la nostra Amministrazione Comunale: “Villa Le Tortore, datela in gestione a noi”. Zingaretti ha chiesto di “cambiare destinazione d’uso alla struttura”?
Ha fatto bene il Sindaco a non accontentarlo, anzi sarebbe opportuno inasprire i vincoli, con una variante al PRG e dire a Zingaretti (a muso duro): “Sappi che se la vendi, fai un pessimo affare, assieme a chi la compra!” (e questo lo suggerisco come iscritto al PD)!
Qualora fosse necessaria una sottoscrizione affinché quella Villa resti bene pubblico, facciamola, così come abbiamo fatto per il Faro della Guardia. Qualora fosse opportuno mobilitare degli sponsor per lavori di straordinaria manutenzione, invitiamoli ad intervenire, o meglio, imitiamo i nostri connazionali veneti, mediante una pubblica raccolta di fondi per salvaguardare quella loro isola lagunare, come lo stesso Sindaco ha opportunamente suggerito.
Ma il tutto dovrà accadere in una perfetta unità di intenti con l’Amministrazione nel suo complesso (maggioranza e minoranza). Diversamente non si va da nessuna parte.
L’intervento di Vincenzo Ambrosino:
Commento di Vincenzo Ambrosino del
29 maggio:
Ma la critica non è solo all’assenza locale! Se non sbaglio è cambiata alla Regione la guida adesso non c’è più la Polverini ma c’è Zingaretti un uomo del PD, dalle nostri parti c’è il consigliere Carta, che conosce le isole da tempo eppure che cosa è cambiato?
Non c’è volontà di costruire dal basso i territori, come prima per Berlusconi, un nome una garanzia durato 20 anni e bastava presentarsi nel nome del padre che figli e figliozzi facevano man bassa di voti sui vari territori, ora c’è il fattore RENZI, il giovane che avanza, il nuovo timoniere. Il suo successo è una garanzia per tutti i discepoli che raccoglieranno dai loro uffici consensi immeritati. E la politica sul territorio?
Mi ricordo che mesi fa il nostro amico Gennaro Di Fazio disse che aveva parlato con Carta e che Lui era disponibile a parlare con una delegazione di ponzesi per quanto riguardava le linee di collegamento. Ma una volta non era diverso, non erano le federazioni che organizzavano le sezioni, non erano i deputati che mandavano sui territori a organizzare la base? Non erano i consiglieri a sporcarsi le scarpe? Non erano gli assessori che curavano i loro bacini elettorali?
Ma la politica è come il calcio basta trovare il fuoriclasse che fa goal, e Renzi è in politica un fuoriclasse che in pochi mesi ha cambiato modulo di gioco, tattica, ha velocizzato la manovra e ha fatto vincere la Champions in poche mosse. E noi isolani abbiamo vinto?
Ancora Vincenzo Ambrosino,
il 30 maggio 2014
Per Silverio Lamonica.
Il Sindaco mi ha scritto questo a proposito della villa delle Tortore e lo porto a conoscenza di tutti i lettori di Ponzaracconta:
“Caro compagno,
La Villa delle Tortore… Costruita dal dentista Ferraris di Roma negli anni ’70, anche con un bel po’ di abusi edilizi sui quali ha avuto il NO al condono nel 1997… Balzano l’ha acquistata nel 2001 per 2,5 milioni di lirette. Voleva farci un megacentro per il cinema e il teatro. Non ha fatto un bel nulla.
Porzio 1° l’ha venduta nel 2004 alla regione per 2,875 milioni di euro, per ripianare i buchi di bilancio. Operazione del tutto clientelare, perché la regione non ha fatto nulla per valorizzarla, tranne 4 spettacolini cinematografici costati 600.000 euro (Ponza Estate, che fa 70 eventi, spenderà 140.000 euro… Capisci la differenza? Capisci chi ci ha guadagnato?).
Ora, la protesta popolare doveva essere fatta quando Balzano l’ha comprata (accendendo un mutuo alla Cassa Depositi e Prestiti) per non farci nulla.
Oppure doveva essere fatta quando Porzio 1° l’ha venduta alla Regione, perché è stato lui a privare Ponza di un bel patrimonio immobiliare.
Allora, tutti zitti.
E adesso che la proprietà è della Regione, mi si viene a dire che devo alzare le barricate perché la Regione vorrebbe vendere questa sua proprietà?
Lamonica ragiona come se la Villa fosse nostra. Il sindaco deve… Il sindaco proponga…
In verità il sindaco, nel 2012, appena eletto, aveva chiesto alla Polverini e a Cetica (ass al Bilancio) di restituire al Comune la gestione della Villa, visto che la Regione aveva abbandonato il suo bene, che si stava sfarinando per incuria… Nonostante un contratto a 250.000 euro annui fra la Regione e una ditta (credo di Minturno) per la manutenzione del luogo! Spero che i soldi non siano stati dati, certo è che di manutenzione neanche l’ombra.
Avevo detto: dateci quei soldi, noi la rimettiamo a nuovo e poi… matrimoni, congressi, cinema, teatro, tornei di burraco e di scopetta, osservatorio dei cetacei.. Tutte attività remunerative, per il Comune e per la Regione.
La Regione ci ha risposto di no, perché voleva vendere la Villa per fare cassa e ci chiedeva anche un cambio di destinazione d’uso per poter venderla meglio. Questo in almeno tre incontri ufficiali (uno fra tecnici, noi con l’ass. e arch. Coppa).
Ho risposto arrivederci Roma, e dopo un po’ la Polverini è andata lei a casa.
Anche con Zingaretti ho fatto lo stesso, dall’ottobre dell’anno scorso. Ho ripetuto la nostra proposta, ho mandato a lui e all’ass. al Bilancio le foto prese all’interno della Villa per documentare lo stato di abbandono e di degrado del patrimonio pubblico.
La risposta di Zingaretti è quella apparsa sul giornali: voglio venderla.
E vediamo chi se la compra.
Il Sindaco la sua parte l’ha fatta. E chi è causa del suo mal, perché ieri e l’altro ieri è stato zitto e quindi complice, pianga se stesso.”
IO HO RISPOSTO:
SE LA REGIONE VUOLE VENDERLA PERCHE’ IL COMUNE E I PONZESI NON FANNO UNA BELLA COLLETTA COME PER L’ISOLA VENEZIANA?
DICO QUESTO, MA SPERO CHE LA VENDITA NON SIA ALL’ASTA!
Mimma Califano precisa, in un commento del
31 maggio 2014:
Caro Silverio,
Ecco che cosa si può leggere dal sito della Regione Lazio: IMMOBILI DELLA REGIONE: 1,4 MILIARDI DI BENI DA VALORIZZARE – Sedi istituzionali, gruppo 4.
“Si tratta di 45 compendi per un valore di circa 400 milioni che potranno essere utilizzati per gli uffici della Regione. In questo modo la Regione abbatte i costi dei fitti passivi e risparmia fino a 20 milioni di euro all’anno. Fa parte di questo gruppo anche la Villa le Tortore di Ponza, che la Regione ha acquisito nel 2004 dal Comune di Ponza e che è inutilizzata da allora”.
Quindi non sembra che la Villa delle Tortore venga venduta, bensì che sia da utilizzare per uffici della Regione. In che modo ed a che scopo… questo potrebbe essere interessante sapere..!
D’altronde da informazioni pregresse, fino ad un paio di anni fa la Villa delle Tortore, pur essendo di proprietà regionale, era nell’elenco dei beni inalienabili della Regione.
Ancora Vincenzo Ambrosino il 31 maggio 2014 allega il link ad una notizia riportata di recente da un giornale locale: http://www.latina24ore.it/latina/91891/in-vendita-lhotel-al-lago-di-sabaudia
“PONZA. “Villa delle Tortore” nei pressi di “Le Forna” potrebbe essere restaurato e usato per gli uffici della Regione. Villa delle Tortore fu acquistata nel 2004 dal comune di Ponza per 2,8 milioni di euro. Si ipotizza una “Mediateca del Mediterraneo”, con due nuovi nuclei edilizi da affiancare alla struttura già esistente. Un progetto mai realizzato”.
Caro Sindaco, questo articolo sembra smentire la vendita della Villa delle Tortore.
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