“Non avevo dubbi sull’impegno del Presidente Zingaretti – commenta il Sindaco di Formia Sandro Bartolomeo -. Talvolta, si ha l’impressione di una caccia alle polemiche strumentali. Il problema non è la dicitura ma la reale funzionalità del centro. Quello che conta, insomma, è che il centro trasfusionale continui a svolgere la funzione di sempre, con le prestazioni che ne hanno fatto un presidio di importanza strategica. Conosciamo la conformazione geografica di questa provincia e le difficoltà per gli emotrasmusi di raggiungere Latina. Conosciamo i dati importanti che il centro vanta per quanto concerne le donazioni. Un bene che, giustamente, la Regione intende tutelare e ulteriormente valorizzare. Che dire delle polemiche? Sono il primo interessato a difendere la sanità di questo territorio. La politica torni ad unire chi ha un obiettivo comune e quello della salute senz’altro lo è”.
Simone Pangia – Ufficio Stampa Comune di Formia
In merito agli articoli di stampa pubblicati in data odierna sul Servizio Immunotrasfusionale del P.O. di Formia, si precisa che il centro, come già comunicato in precedenza, non chiuderà. Nei piani operativi presentati dalla Regione Lazio è prevista infatti una riorganizzazione, senza alcuna variazione né del volume di attività né del bacino di utenza. La polemica sulla dicitura contenuta nei piani operativi è assolutamente priva di fondamento, perché non intacca in nessun modo l’attuale gestione del centro: le attività Hub presso il presidio ospedaliero Santa Maria Goretti di Latina e le attività di produzione già in essere presso il ‘Dono Svizzero’ di Formia.
L’organizzazione attuale è, e rimarrà, a servizio dei pazienti e dei loro bisogni in un territorio in cui la presenza delle funzioni immunotrasfusionali di Formia sono anche all’origine dell’elevata propensione al dono di sangue che proviene dal Distretto Sud e che è intenzione tutelare e promuovere.
Lo dichiara in una nota la Regione Lazio.
17 aprile 2014
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