Associazione Culturale Incontri & Confronti
Laboratorio di Idee, Proposte e Soluzioni
Formia, via San Lorenzo 10 – e mail: incontrieconfrontiformia@gmail.com
Formia, 29 Settembre 2021
Alla cortese attenzione di:
Roberto Cingolani
Ministro per la Transizione Ecologica
urp@mite.gov.it – MATTM@pec.minambiente.it
Nicola Zingaretti
Presidente Regione Lazio
Enrica Onorati – Regione Lazio
Assessora Agricoltura, Foreste, Promozione della Filiera
e della Cultura del Cibo; Pari Opportunità
assagricolturaeambiente@regione.lazio.it
Roberta Orlandi
Assessora Transizione Ecologica e Trasformazione Digitale Regione Lazio
transizioneecologica-trasformazionedigitale@regione.lazio.it
Marco Delle Cese
Presidente Ente Parco Regionale Naturale dei Monti Aurunci
mdellecese@regione.lazio.it
Alfieri Vellucci
Commissario Straordinario XVII Comunità Montana dei Monti Aurunci
montiaurunci.pres@libero.it
Mario Ciarla
Presidente Consiglio di Amministrazione ARSIAL
Protezione Civile Regionale Lazio
agenziaprotezionecivile@regione.lazio.legalmail.it
Coldiretti Lazio
caa@coldiretti.it – caa.coldiretti@pec.coldiretti.it
Benedetto Cardillo
Sindaco Comune di Ausonia
Roberto Zannella
Sindaco Comune di Campodimele
sindaco@comune.campodimele.lt.it
Enzo Salera
Sindaco Comune di Cassino
sindaco@comunecassino.it
Giuseppe Villani
Sindaco di Comune di Esperia
Francesco Del Pozzone
Commissario Prefettizio Comune di Itri
Beniamino Maschietto
Sindaco del Comune di Fondi
sindaco@comune.fondi.lt.it
Silvana Tizzano
Commissario Prefettizio Comune di Formia
protocollo@pec.cittadiformia.it
Fernando Magnafico
Sindaco Comune di Lenola
sindaco@comune.lenola.lt.it
Ornella Carnevale
Sindaca Comune di Pico
carnevaleornella@gmail.com
Anselmo Rotondo
Sindaco Comune di Pontecorvo
sindaco@comunepontecorvo.it
Salvatore Vento
Sindaco Comune di Spigno Saturnia
sindaco@comune.spignosaturnia.lt.it
Cosimino Mitrano
Sindaco Comune di Gaeta
OGGETTO:
Riflessioni e proposte scaturite dal Webinar suI contrasto agli incendi
organizzato dall’Associazione Incontri e Confronti Lunedi 6 Settembre 2021
PREMESSA
Gli incendi di questa stagione sul territorio dei monti Aurunci sono stati particolarmente distruttivi, raggiungendo luoghi ricchi di biodiversità risparmiati in passato, per questo abbiamo pensato che fosse giunto il momento di dire basta e di organizzare un incontro/webinar che trattasse il problema con un approccio nuovo, con il contributo di esperti del mondo agropastorale, allevatori e figure che per motivi diversi conoscono e frequentano i monti Aurunci.
L’idea era di riuscire a fare corretta informazione su un fenomeno grave e ricorrente, fornendo dati e indicazioni, molti dei quali ricavati dal Piano AIB presentato dal Parco Naturale dei Monti Aurunci, utili alla comprensione del problema, (motivazioni economiche, sociali, culturali) e proponendo un approccio diverso che non fosse solo poliziesco e repressivo, ricercando soluzioni alternative, sostenibili anche economicamente, auspicando la collaborazione e il coinvolgimento delle categorie coinvolte e delle istituzioni preposte alla gestione e alla tutela del territorio.
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I Monti Aurunci rappresentano uno straordinario patrimonio naturalistico, faunistico, botanico, culturale e paesaggistico del comune di Formia, e non solo. Troppo spesso non sono stati sufficientemente considerati nelle politiche territoriali e nelle attenzioni delle amministrazioni che si sono succedute. Anzitutto serve aggredire il problema annoso degli incendi boschivi, sempre più distruttivi, che si generano durante il periodo estivo. Pensiamo che sia un grave errore strategico un approccio esclusivamente poliziesco e repressivo, perché convinti che installare fototrappole, telecamere e far volare droni, per acciuffare un incendiario in flagranza di reato sia illusorio e fuorviante, non risolverebbe il problema, facendo sprecare risorse pubbliche, magari utilizzabili per creare le condizioni per una gestione del problema più equilibrata e sostenibile. Naturalmente questo tipo di tecnologia può essere utile a sorvegliare siti circoscritti e preventivamente individuati monitorabili da remoto; i droni saranno sicuramente utili per la verifica di zone percorse dal fuoco e non ancora bonificate, consentendo interventi mirati evitando spreco di tempo e di energie umane ed economiche. Siamo convinti, grazie anche al contributo di esperti del settore e di allevatori lungimiranti che la principale causa del grave fenomeno sia da ricercare in una errata e confusa gestione del territorio. Come si legge nelle conclusioni del pregevole Piano AIB 2021-2025, redatto dalla Società D.R.E.AM Italia per l’Ente Parco Naturale dei Monti Aurunci e presentato nel Febbraio del 2021, il fenomeno degli incendi estivi è fortemente correlato con la categoria degli allevatori, che hanno necessità, per proseguire la loro attività economica, di rigenerare il cotico erboso dei pascoli, ricorrendo all’uso purtroppo incontrollato del fuoco. La pastorizia se ben organizzata ha un impatto potenzialmente positivo in montagna, aumenta la biodiversità animale e vegetale, crea importanti volani economici ed occasioni di lavoro, anche giovanile, da raccogliere, valorizzare ed ammodernare.
*Serve coinvolgere gli allevatori nella prevenzione degli incendi, realizzando tavoli di programmazione e progettazione tra enti di gestione e portatori di interesse locali, individuando anche criteri di premialità per coloro che seguiranno le linee guida concordate. Si potrebbero anche immaginare contributi, agevolazioni e prezzi calmierati per l’acquisto di fieno e per l’approvvigionamento di acqua durante i periodi di magra e siccità estiva.
*Nel citato piano AIB del parco si propone il ricorso alla tecnica del fuoco prescritto, un fuoco controllato, che ha lo scopo di rinnovare il cotico erboso, rimanendo circoscritto nelle aree prestabilite, con un basso impatto ecologico, senza il rischio di espandersi in canaloni selvaggi, senza intaccare le superfici boscate o avvicinarsi a strutture abitative. La tecnica del fuoco prescritto avrebbe tra l’altro costi inferiori rispetto ai costi relativi allo spegnimento con mezzi di terra e aerei, fermo restando che questi interventi, indispensabili per contenere gli incendi già in atto, potrebbero risultare meno necessari a seguito dell’uso del fuoco prescritto come tecnica di prevenzione e controllo del territorio.
*Come suggeriscono gli esperti dell’ARSIAL, la gestione del territorio legata alle fide pascolo va uniformata, i comuni che, per scarsa attenzione, non sono riusciti ad affidare territori pascolativi, devono aprirsi ad allevatori dei paesi limitrofi; il bestiame andrebbe differenziato, dando aiuti a chi decide di allevare specie adattate alle condizioni pedologiche e morfologiche locali e a rischio di estinzione, come il Cavallino di Esperia, in grado di cibarsi dell’ampelodesma, contribuendo così a mantenere sotto controllo una delle matrici più pericolose per lo sviluppo degli incendi, come prevede anche uno studio sul Pascolo Pilotato in atto sui monti Aurunci sotto la guida dell’Università della Tuscia.
*L’Ente Parco Naturale dei Monti Aurunci va opportunamente sollecitato a realizzare finalmente il Piano di Assetto che preveda, tra l’altro, la possibilità di realizzare cisterne di raccolta delle acque piovane e di scioglimento della neve nel periodo invernale e primaverile e utilizzabile dagli allevatori del territorio, sopperendo così alla cronica carenza nel periodo estivo. Non è più immaginabile un parco che non preveda nel suo assetto una zonizzazione del territorio di propria competenza, in grado di individuare zone fruibili e di sviluppo sostenibile e zone ad accesso limitato, giustificate dalle particolari esigenze di tutela e conservazione.
*I comuni devono impegnarsi a produrre il catasto delle aree incendiate, come previsto dalla legge. Serve creare delle Guardie Ecologiche Volontarie, riconosciute dal prefetto, a supporto delle istituzioni preposte alla vigilanza e al controllo in montagna, anche per sopperire all’infelice scelta della soppressione del Corpo Forestale dello Stato e la sua inclusione nell’Arma dei Carabinieri.
*Consapevoli che una delle possibili cause di incendi incontrollabili, come descritto nel piano AIB del Parco, può essere riconducibile a conflitti di natura personale ed economica tra soggetti della stessa categoria, il disinnesco di queste conflittualità potrebbe essere una possibile strategia di contenimento; la proposta potrebbe portare ad un tavolo tecnico/economico con lo scopo di individuare una o più soluzioni che stimoli tutti i soggetti coinvolti ad unirsi per la realizzazione di una cooperativa di allevatori che produca e trasformi il frutto del proprio lavoro in prodotti riconoscibili “dei monti Aurunci” con un brand unico e che raccolga il meglio della produzione locale. (ARSIAL e COLDIRETTI, come capofila di un eventuale progetto supportato dal PNMA).
*Realizzare un coordinamento di tutti gli amministratori del territorio affinché si facciano promotori di progetti e programmi condivisi per un’unica strategia di contrasto. Progetti e programmi che vedano coinvolti tutti gli enti e le associazioni interessati alla gestione e alla tutela del territorio a partire dal coinvolgimento della Regione Lazio e delle Università.
*Proporre un progetto di ricerca universitaria sulla Capacità di Carico dell’allevamento domestico del territorio e di una valutazione dei punti di forza e di debolezza della tipologia di allevamento “brado”.
*Realizzare attività di prevenzione e monitoraggio semplici, chiare e sostenibili anche economicamente, finalizzate anche alla riduzione del danno a causa di ritardi nell’avvistamento e comunicazione dei focolai, attraverso l’istituzione di Vedette Volontarie posizionate in punti strategici e operativi H24 (gestibili anche dalla Protezione Civile e già collaudate con successo in passato), specialmente nel periodo caldo (Giugno/Settembre). Non è da escludere un possibile riconoscimento economico anche per premiare i tanti giovani che si metterebbero a disposizione; si potrebbe pensare di coinvolgere anche i percettori del Reddito di Cittadinanza opportunamente formati.
*Stimolare la nascita di un Comitato permanente per il contrasto agli incendi boschivi comprensoriale, che coinvolga, oltre ai comuni cittadini, tutte le categorie di lavoratori e fruitori della montagna, allevatori, agricoltori, apicoltori, cacciatori, associazioni ambientaliste, guide escursionistiche e quant’altro.
Sono intervenuti:
Marcello De Meo –Associazione Wolf Aurunci Formia; Associazione Incontri e Confronti di Formia
*Sintesi del progetto sulla tecnica del Fuoco Prescritto presente nel Piano AIB del Parco Naturale dei monti Aurunci, come sistema di prevenzione degli incendi;
*Potenzialità e limiti dell’uso delle fototrappole nella prevenzione e nel monitoraggio degli incendi.
Massimo Pelliccia – Allevatore
*Presentazione del progetto in corso di attuazione sui monti Aurunci e gestito dall’Università della Tuscia, sull’uso del Cavallino di Esperia come tecnica di “pascolo pilotato” finalizzato alla diminuzione dell’incidenza degli incendi pascolativi.
Claudio Di Giovannatonio – Agronomo, dirigente ARSIAL Lazio
*Rischi legati all’abbandono dei territori montani e rurali; territori pascolativi comunali non assegnati; uniformità delle regole sulla gestione e sull’affidamento dei pascoli; assegnazione di territori direttamente ai portatori di interesse non solo per fini produttivi ma anche per una gestione diretta.
Francesco Militano – Presidente Protezione Civile di Spigno Saturnia “Angeli dell’Ambiente”
*Ruolo e impegno della Protezione Civile nel contrasto agli incendi boschivi;
*Potenzialità e limiti sull’uso dei droni nella prevenzione e monitoraggio degli incendi boschivi.
Massimo Baricocchi – Capo Squadra caccia alla braccata Formia –Selecontrollore
*Il ruolo dei cacciatori nella prevenzione degli incendi boschivi
* Ruolo del Selecontrollore in progetti di abbattimenti selettivi gestiti dalla Regione Lazio.
Contributi
Giuliano Guglielmo, apicoltore dei monti Aurunci danneggiato dagli incendi;
Franco Nasta, vicepresidente dell’associazione “Impronta Aurunca”.
Ha coordinato l’incontro:
Biagio Magri – Botanico e Vivaista; Associazione Incontri e Confronti Formia.
Regia e Assistenza tecnica:
Veruschka Cossuto – Imprenditrice Immobiliare; Associazione Incontri e Confronti Formia.
– Associazione Comunità Lazio Meridionale e Isole Pontine (Patrizia Menanno)
– Associazione Incontri & Confronti (Marcello De Meo)
– Circolo Barba di Giove (Maria Rita Manzo)
– Laboratorio Socio Politico San Giacomo (Marcello Di Marco)
– Sud Pontino Social Forum (Biagio Magri)
– Associazione Wolf Aurunci (Valeria De Meo)
– Associazione UmanaMente (Davide Marciano)
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