Abbiamo comparato i dati delle stazioni pluviometriche di Formia Gianola, Itri Valle Quercia, Minturno Pulcherini, Esperia Modale. Abbiamo sommato la piovosità di Ottobre, Novembre, Dicembre dell’anno precedente con quella dei primi tre mesi dell’anno successivo, facendo poi una media. Andiamo per ordine. Formia Gianola: somma dei dati ultimi tre mesi 2016 e primi tre del 2017 mm.628 – 2017/2018 mm. 985 – 2018/2019 mm. 747 (differenza – 238) Itri Valle Quercia: 2016/2017 mm. 512 – 2017/2018 mm. 929 – 2018/2019 mm.786 (differenza 2018/2019 rispetto a 2017/2018 – mm.143). Minturno Pulcherini: 2016/2017 mm. 471,6 – 2017/2018 mm.908 – 2018/2019 mm.717,8 (differenza – 191). Esperia Modale: Ottobre/Dicembre 2016 + Gennaio/Marzo 2017 mm. 497 – 2017/2018 mm. 1.047 differenza – 2018/2019 mm. 979,4.
Complessivamente, facendo la media delle 4 stazioni, rispetto al periodo Ottobre/Dicembre 2017 e Gennaio/Marzo 2018 (mm. 3.689, diviso per 4= media 922,25), sull’area monitorata dalle 4 stazioni, nel periodo Ottobre/Dicembre 2018 e Gennaio/Marzo 2019 (mm. 3230, media mm.557,5), sono caduti mm. 365,25 di pioggia in meno. Questo differenziale inciderà sull’approvvigionamento idrico del golfo? Ci sarà un’altra crisi idrica? I lavori eseguiti riusciranno a contenere le perdite catastrofiche registrate negli scorsi anni? Non ci sarà un miglioramento sostanziale. Troppo pochi i tratti di rete ammodernati e soprattutto il serbatoio di Sant’Antonio perde ancora tanta acqua. Il collegamento Cellole Minturno con prelievo di acqua dalla sorgente del Gari (7 milioni 858 mila euro di cui 1 milione e 400 mila euro Regione Lazio e 6 milioni e 458 mila euro Regione Campania), porterebbe 160 litri al secondo di acqua nel golfo ma, con le altissime perdite di rete, quest’acqua finirebbe in gran parte nel sottosuolo.
Con la stessa cifra si sarebbero risanati 55 Km. di condotte con un recupero di 214 litri/secondo e recuperando una quantità di acqua superiore ai 160 litri/secondo trasferiti da Cellole. La dinamica perversa di cercare più acqua per immetterla in rete senza risanare le condotte continua. Tutto questo, in aggiunta ai pozzi dell’Acervara che non potranno mai rappresentare una riserva affidabile (rischio di cuneo salino nella falda), chiude il cerchio delle risorse finanziarie già poche e per giunta spese male. Francesco Carta.
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