Perché la sinistra continua ad inanellare sconfitte in Sudamerica? In questo viaggio, l’ex candidato socialista alla presidenza del Cile Marco Enriquez-Ominami lo chiede direttamente alla gente dell’Avana, e ai responsabili politici di oggi e di ieri: Nicolas Maduro in Venezela, Evo Morales in Bolivia, l’ecuadoriano Rafael Correa oggi rifugiato in Belgio, la brasiliana Dilma Rousseff e l’uruguaiano José Mujica.
“I nostri esperti petroliferi hanno fallito, è la prima volta che lo dico in pubblico”: fa un certo effetto ascoltare Nicolas Maduro analizzare le cause del fallimento del modello Venezuela. “Ma se avessimo ceduto alle pressioni – continua – i gringos si sarebbero già impadroniti delle nostre ricchezze”. La rivoluzione socialista in America Latina è appesa un filo: ferma a Cuba, agli sgoccioli in Venezuela, aggrappata a un solo uomo al potere in Bolivia; tradita in Ecuador; fallita nel suo compromesso globalista in Brasile; battuta alle urne in Colombia ma ancora in moto in Uruguay. Come fare? “A sinistra fa freddo, e ci si sente soli”, conclude Marco Enriquez-Ominami alla fine del suo lungo periplo.
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