La prima edizione della Festa de “l’Unità” si tenne nel 1950. L’Italia e le città del golfo cominciavano la ricostruzione dopo l’esodo delle famiglie, lutti ed enormi danni materiali alle case e alle fabbriche. Il nostro Paese ne ha fatta di strada, spesso in salita, ma sempre restando tra i paesi più progrediti nel mondo. Ora siamo ad un nuovo giro della storia: crisi economica (da cui stiamo riuscendo a difenderci) e la ripresa di tensioni, ma questa volta tra nord sud, a causa di un fenomeno migratorio senza precedenti. l’Italia è il vero avamposto di accoglienza per chi fugge dalle guerre, dalla fame e dalla disperazione, solcando il mare con mezzi di fortuna e spesso senza giungere alla meta. Ci siamo dati da fare ed ora suoniamo la squilla in Europa, sollecitando la comunità continentale a governare un fenomeno storico che sta cambiando la storia del mondo e del nostro Paese.
Chi resta in Italia e si integra lavorando onestamente (contribuendo alla crescita sociale ed economica) nei servizi, nelle fabbriche, spesso nei lavori più umili, è ben accetto. Ora e nel futuro, l’Italia ne avrà beneficio. Realizziamo questa “Festa” in un momento politico molto difficile. Il quotidiano “l’Unità” non è più nelle edicole, le forze progressiste appaiono divise, deboli ed in difficoltà nel dare le risposte giuste ai problemi che stiamo vivendo. Facciamo la “Festa” nel momento in cui tante persone diffidano della politica e delle Istituzioni, scegliendo spesso di non votare. Per questo saremo nella villa comunale dal 20 al 23 di luglio con dibattiti, incontri, progetti, musica e divertimento, con la gastronomia genuina, con il piacere di stare assieme e confrontarci. Venite a trovarci, riscoprirete il gusto della curiosità nel progettare il futuro. FC
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