In vista dell’appuntamento elettorale del prossimo 25 maggio, nel quale saremo chiamati a rinnovare i nostri rappresentanti presso il Parlamento europeo molti di noi, sfiduciati dalla politica e dalle vicende degli ultimi anni, forse, si porranno questa domanda:
Perché andare a votare? Prima di tutto perché è un nostro diritto e MAI rinunciare ad esercitare un nostro diritto, MAI!!!. In secondo e non meno importante perché andremo ad eleggere un eurodeputato che rappresenterà le nostre idee in Europa, sarà la nostra voce nelle decisioni da prendere e che inevitabilmente interesseranno il nostro Paese; le azioni che il nostro europarlamentare andrà a svolgere condizioneranno la legislazione europea e di conseguenza la nostra vita quotidiana.

Il nostro paese eleggerà 73 eurodeputati, uno in più rispetto alle votazioni del 2009 ed inoltre i cittadini europei, ora, potranno essere molto più determinanti. Da una parte perché dopo l’entrata in vigore del Trattato di Lisbona l’Europarlamento ha visto accrescere i propri poteri in maniera corposa, potendo ora arginare lo strapotere del Consiglio in molte più occasioni, dall’altra perché nella sostanza la scelta del Presidente della Commissione – il capo dell’esecutivo europeo- questa volta ricadrà tra la rosa di nomi che i maggiori gruppi politici europei – a cui appartengono i vari partiti nazionali candidati alle elezioni- hanno già indicato negli scorsi mesi.

Dunque Il successore di José Barros non sarà una personalità calata dall’alto con una legittimazione meramente residuale, bensì verificata dal basso in base ai risultati conseguiti alle urne dagli stessi gruppi che ne hanno proposto la candidatura.
Per questi motivi è importante che tutti gli elettori sfruttino quest’occasione per esercitare fattivamente il potere loro concesso. Ed è certamente fondamentale che il voto sia un’esercizio consapevole e ragionato onde evitare l’ipocrisia di lamentarsi, poi, per le scelte ed i percorsi intrapresi. Cosi come è fondamentale aspettarsi che i nostri eurodeputati facciano bene il loro lavoro ed avvertano tutto il peso del loro mandato.
Questa è la democrazia. Conserviamola! Rispettiamola! Ma soprattutto, impariamo a fare la differenza! !!! (Giovanna Frunzio)